Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 32
Dal 15/04/2024
al 22/04/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nazionale


Bon nuit – parte prima (messaggi alla redazione)
Abbiamo lavorato bene? La parola ai lettori..
 
Bon nuit – parte seconda (messaggi al direttore)
Abbiamo lavorato bene? La parola ai lettori...
 
Il mattatoio e l’altare
Verso una nuova trilogia: #3 – Conversazione con Cesare Ronconi..
 
Titolo: Emorragie di una creazione
Forma: Appunti incompleti per un resoconto.

Verso una nuova trilogia: #2 – Due studi per un ponte fra due trilogie...
 
Emorragie di una creazione: premessa
Verso una nuova trilogia: #1 - Due studi per un ponte fra due trilogie...
 
A posteriori
Impressioni di un percorso con Mariangela Gualtieri..
 
Esorcismo di una generazione
La trilogia: #3 - Imparare è anche bruciare ..
Modena, maggio 2003 
Il punto di fusione del verso
La trilogia: #2 – Predica ai pesci..
Modena, novembre 2001 
Il grido e la preghiera.
La trilogia: #1 – Chioma..
Bari, novembre 2000 
Ancora sul teatro politico
Orientamenti #2: 2003..
 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -