Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 33
Dal 22/04/2024
al 29/04/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nazionale


Sui diritti e sui doveri verso la critica teatrale
Lettera aperta agli artisti italiani..
 
Per mettere un punto: La “Trilogia della Rivolta”
Ragionamento Semio-logico su una trilogia involontaria del Teatro Valdoca...
 
Note a margine di Professor Bernhardi.
Alcuni spunti dall’ultimo spettacolo di Luca Ronconi...
 
L’impegno politico dei maestri
Editoriale..
 
Il ciclo delle stagioni
Editoriale per nascite e morti...
 
Elogio della precisione invisibile
Da Pirandello, Roberto Bacci trae una grande prova d’attore per Cacà Carvalho ne La poltrona scura. ..
 
Tentativi.
Introduzione a un numero monografico su un tema che ci interessa...
 
Il testo e la scena.
Valerio Binasco e Maurizio Donadoni alla corte di Testori per portare in scena Il Dio di Roserio ..
Roma, Cometa Off. Dall’11 al 13 febbraio 
Le cause e gli effetti
A parte la bellezza dello spettacolo, l’Elettra di Andrea De Rosa è una pratica di coscienza per un Teatro delle origini...
 
A seguito di Scemo di Guerra
Riflessioni a partire dall’ultimo lavoro di Ascanio Celestini...
Roma, Teatro Ambra Jovinelli. Fino al 30 gennaio. 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -