Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 34
Dal 29/04/2024
al 06/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Sguardi sconnessi
Dossier AKSÈ: #6 - Metariflessioni in forma di lettera..
 
Qualche nota sulle performance
Dossier AKSÈ: #4 - L’oggetto in questione...
 
Una stanza per il nuovo
Xing riparte con Livin Room, finestra affacciata sui nuovi linguaggi dall’Italia all’Europa a cura di Silvia Fanti...
Bologna, Raum. Dal 9 febbraio al 17 marzo. 
A (proposito di) Est
Mercadante e tre: appunti dal curatore del progetto...
 
Attraverso l’arte
Mercadante e due: Parte questa settimana A Est, progetto per approfondire la storia e le tendenze dell’integrazione europea del dopo-muro...
Napoli, luoghi vari. Dal 7 febbraio al 1 marzo. 
Uno sguardo a prospettiva invertita
Dedicato alla figura del maestro africano Tierno Bokar il nuovo spettacolo di Peter Brook. ..
Napoli, Teatro Mercadante. Dal 1 al 6 febbraio. 
“Mi concede un ultimo ballo?”
Dall’Archivio: Tra una delicata riflessione sulla morte e un’intima ritualità Zero spaccato di Leonardo Capuano...
Milano, Crt Salone. Dal 1 al 6 gennaio. 
Appunti della settimana
Istantanne dagli spettacoli di Rem & Cap, Lenz, Libera mente-Scene Mobili, Latella e RossoTiziano...
 
Kamikaze!
Si chiude il progetto di Teatro Aperto su I Canti del Caos di Antonio Moresco...
Milano, Teatro Verdi. Dal 25 al 30 gennaio. 
Pretestuosa nota di segnalazione
Dall’archivio: Due – primo movimento di Leonardo Capuano e Renata Palminiello..
Milano, Crt Salone. Dal 25 al 30 gennaio. 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -