Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 35
Dal 06/05/2024
al 13/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Perché l’Eti non è inutile.
L’opinione ..
 
Immagini dal Paradiso
Forte impatto visivo e fragilità drammaturgica equilibrano questa tappa importante nel percorso di Corsetti...
 
Avviso ai naviganti
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Riflessione senza descrizione quasi in conclusione
Ha debuttato L#09, nona tappa della Tragedia Endogonidia della Societas Raffaello Sanzio...
Londra, 13-16 maggio 2004 
AVVISO
Il portale LifeGate.it sta modificando la propria impostazione tecnica. Perciò non è stato possibilie aggiornare gli ultimi numeri della rivista...
 
Il senso della messa in crisi
In Les Philosophes di Josef Nadj la messa in crisi dei meccanismi percettivi è condizione essenziale per entrare concretamente nella realtà intima di Bruno Schulz...
 
Titolo: Emorragie di una creazione
Forma: Appunti incompleti per un resoconto.

In due mesi, Teatro Valdoca compone due brevi performances che mostrano un profondo legame di continuità con l'ultimo percorso intrapreso e insieme una forte proiezione verso il passo successivo...
 
Gruppo di famiglia in un'interno seriale
Ha debuttato a Roma l'ultimo lavoro di Scena Verticale, Kitsch Hamlet...
 
Ricominciare da qui
Maestri di teatro #1: Lezione di anatomia.
Vassiliev getta un ponte verso la tradizione originaria del rito teatrale con una Medea perfetta...
 
La differenza sta nella coscienza
Il teatro come coro della società. Questa la meta-riflessione dall'Antigone di Tiezzi che parla chiaro sulla storia attuale...
 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -