Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 35
Dal 06/05/2024
al 13/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nazionale


Tragedia per una guerra invisibile
Il giardino nero di Libera mente veicola mirabilmente la scrittura di Agota Kristof...
 
Coniugare la tradizione
Danzando Lolita, un esperimento di Benni, Rossi e Damiani per restituire alla letteratura una forma orale...
 
Questa sera si allestisce a soggetto
Massimo Castri debutta con Questa sera si recita a soggetto e ammutolisce Pirandello...
 
Tra la pagina e il lettore
Ha debuttato a Bologna, per il Tis Festival, Cappuccetto Rosso di Lenz Rifrazioni, terza tappa del Progetto Grimm...
 
Note di percorso per una futura riflessione
Ha debuttato al Festival d’Automne P#06, episodio parigino della Tragedia Endogonidia della Societas Raffaello Sanzio...
Parigi, 18-31 ottobre 2003 
Esportare la peste
Il festival Corso Polonia, organizzato dall'Istituto Polacco espone il pubblico italiano all'infezione dei propri artisti in cui brilla una coscienza che qui pare perduta da tempo...
 
La vita nelle pietre.
Per il festival Corso Polonia, organizzato dall’Istituto Polacco di Roma, Gardzienice conquista gli spettatori con Metamorphoses...
 
Segni attraverso le fiamme
Studio per Attis, della compagnia Habillé d'eau, come espressione originaria di teatro...
 
Bilancio preventivo per una trilogia in quattro anni
A 'Enzimi' l'anteprima di Z, ultimo lavoro del coreografo Francesco Scavetta...
 
I tratti armonici di un nuovo volto
Prove d'orchestra in questa prima edizione per la sinfonia con cui Cappuccio identifica la sua direzione...
 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -