Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 35
Dal 06/05/2024
al 13/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Ulteriori schizzi plausibili sull'Endogonidia
A Cesena replica Bn.#05 l'episodio norvegese del ciclo tragico della Societas Raffaello Sanzio...
Bergen, 22-25 maggio 2003 
Guarda che luna ... ma sopratutto ascoltala!
Acceso tra ironia e passione il Buscaglione dei grandi jazzisti...
 
A ritroso con lo spettatore fino alla fine: condivisioni I (un uomo, più uomini)
Il mare in tasca, di Cesar Brié, interrogazione intima sul senso del teatro come luogo umano. ..
 
Il valore del Tempo
Tre anni su Faust per superare Faust, per restituirci l'umanità delle figure che hanno affrontato il lavoro teatrale. Così Faust Memories di Lenz...
 
Sfidarsi ad incontrarsi
Il fascino di non somigliarsi in In fondo a destra e I danni del Tabacco della Compagnia Lombardi - Tiezzi...
 
Pretestuosa nota di segnalazione
Leonardo Capuano e Renata Palminiello portano in tournée Due - primo movimento, uno spettacolo da non perdere...
 
Ma in fondo onore al merito
L'assenza del tragico non permette a Madre e assassina, ultimo lavoro del Teatrino Clandestino, di andare oltre la propria, conquistata eccellenza tecnica...
 
Nuovi appunti illeggibili sulla Tragedia Endogonidia
Resoconto disordinato, ma doveroso dopo aver assistito a S#08, l'VIII episodio della Tragedia Endogonidia della Societas Raffaello Sanzio...
Strasburgo, 17-20 febbraio 2004 
Parlare!
Motivazioni per un numero anomalo.
Editoriale..
 
Una nuova temporalità dei corpi
La luce come spazio e tempo in There where we were, ultimo, eccellente lavoro di Dejà Donné...
 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -