Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 35
Dal 06/05/2024
al 13/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nazionale


Pirandello come movimento sinfonico
Il Berretto a sonagli delle Belle Bandiere e Diablogues per un vero teatro di Tradizione.  
Necessità della "visione"
Convince il lavoro del Lenz sulle fiabe di Cenerentola e Biancaneve. ..
 
L'evoluzione degli angeli neri.
Il Workcenter di Jerzy Grotowski and Thomas Richards presenta a Vienna la nuova versione di One breath left...
 
Teatro oltre
Marco Paolini e il suo Parlamento Chimico. Il teatro in cerca delle responsabilità taciute  
E adesso con la Canoa di carta ci faccio barchette e aeroplanini?
Salt, l'ultimo spettacolo dell'Odin Teatret, mette in luce una profonda incoerenza nella poetica di Eugenio Barba...
 
Woyzeck, avete un'aberratio!
Il Woyzeck di Wilson e Waits: opera bellissima solo da guardare...
 
Teatro biologico?
Attori contadini per uno degli spettacoli più belli di questi anni...
 
Il tempo per pensare.
Dopo due anni di ricerche si dimostra la superficialità il motivo dei gravi passi falsi di Corsetti nelle sue Metamorfosi...
 
"Sembra, madre?"...
Stanza 101 a Le vie dei festival: prove tecniche di reazione...
 
Eviscerazione della fiaba
La sperimentazione di Virgilio Sieni apre Enzimi con Babbino caro...
 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -