Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







Mandaci una mail ›







Per acquistare online i biglietti dei teatri a Milano:
Ciak
Smeraldo
Nazionale


Il valore sta nella differenza.
Mercadante e uno: Per introdurre A Est, progetto di Roberta Carlotto per lo Stabile di Napoli.
Editoriale..
 
Acropoli
Editoriale..
 
"La crisi del teatro". Riprendere le fila del discorso
"Les machinations les plus saugrenues et les plus coupables" #1 – Armunia sempre più a rischio...
 
Tu es le fils de quelqu’un
Editoriale (lungo) a vantaggio di coloro che parlano troppo..
 
I teatri possibili
Un editoriale..
 
Nasce il progetto develop.net
Pubblichiamo la lettera che ne dà l'annuncio..
 
Materiali per un Teatro futuro: epilogo
Glossario implausibile..
 
Materiali per un Teatro futuro: #10
..
Un editoriale di Franco D'Ippolito 
Materiali per un Teatro futuro: #9
..
Un editoriale di Massimo Paganelli 
La tortura del silenzio
..
Editoriale d'Emergenza 
1  
2  
3  
4  
L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -