Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nazionale


Non ci dimentichiamo di Daura e Arterio
Tornano in scena I Refrattari di Marco Martinelli in un nuovo allestimento del Teatro delle Albe. ..
Ravenna, Teatro Rasi. Fino al 18 maggio. 
Ma voi siete invitati?
Riflessione sul rapporto tra il pubblico e il sistema teatrale italiano...
 
Nell'assemblea del teatro
Ha debuttato Psicoshow, ultimo lavoro dell'Impasto, nell'ambito del progetto Arte/Società/Follia realizzato assieme al CSS...
 
Visioni di Teatro
Una possibile modo di guardare Teatro di Terra, ultimo lavoro delle Ariette..
 
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.
(B.Brecht)

Non va avanti. Questo non è un numero come gli altri.....
 
Prima della scrittura
Grida e sussurri è un'opera sulla percezione poetica che portò Garcia Lorca alla stesura de La casa di Bernarda Alba...
 
Se nulla aggiunge...?
Baliani debutta a Prato col suo Straniero di Camus...
 
Il senso ulteriore.
Francesca Della Monica attraversa Molly Bloom in un concerto autobiografico di grande impatto e valore tecnico...
 
Impressioni strettamente personali e un po' arroganti sulla Molly dei Marcido.
Molto pubblico al Vascello per Bersaglio su Molly Bloom. ..
 
Il punto di fusione del verso
Tra esemplarità tecnica ed estetica Predica ai Pesci, ultimo lavoro del Teatro Valdoca...
 
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -