Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nazionale

Attraverso la lente del teatro    
I mondi del disagio psichico in Mirando Babele, che torna per la seconda volta nella provincia di Rimini.
Provincia di Rimini, luoghi vari. Fino a maggio.
     
di Gian Maria Tosatti      

Si ripete l'esperienza di MIRANDO BABELE ragionamenti sul disagio psichico, il percorso tra riflessione e possibilità di integrazione che il Teatro degli Dei ha proposto per la prima volta lo scorso anno.

Spettacoli teatrali, laboratori e una rassegna cinematografica saranno gli strumenti per entrare dentro altre visioni del mondo, dentro logiche esistenziali diverse da quelle dei cosiddetti "normali". Un percorso a scoprire le linee di contatto che legano il mondo del nostro quotidiano con quello del disagio cui partecipano anche quest'anno la Provincia, il Comune e l'Ausl di Rimini, il Centro Servizi Amministrativi, e i comuni di Riccione, Cattolica, Montefiore Conca e San Giovanni in M.

Per il cartellone teatrale gli appuntamenti previsti da qui a maggio inizieranno con Come a una voce lontana di Vincenzo Toma, in scena sabato 22 febbraio al Teatro del Mare di Riccione. Ispirato al libro omonimo di Helen Keller sarà invece Il mondo in cui vivo che TeatroPer porterà venerdì 28 febbraio al Teatro Comunale Malatesta di Montefiore Conca.

Attorno alla figura dell'imperatore Caligola, nel ritratto malinconico e ambiguo che ne dà Camus è lo spettacolo di Fortebraccio Teatro, firmato da Roberto Latini, in scena venerdì 7 marzo allo spazio Pianoterra di Rimini. Sempre al Pianoterra venerd" 14 marzo arriverà il gruppo Darianton-Liberiteatri con Anima e corpo, elogio della follia.

I giganti della montagna di Luigi Pirandello diventa una parabola sottile nel suggestivo allestimento che ne dà Nanni Garella, in scena domenica 23 marzo al Teatro Ermete Novelli di Rimini.

Aprile si apre con Fratelli di Antonio Viganò, di scena il 5 al Teatro del Mare di Riccione, per poi proseguire il 10, 11 e 12 al Pianoterra di Rimini con A.A. azione scenica N.1 studio per corpi, voci, suoni, immagini e luci a partire da Poeta nero di Antonin Artaud, realizzato da Serra Teatro, Teatro della Centena, Teatro degli Dei. Il mese si chiude il 30 con la compagnia Fratelli di Taglia e il suo Storie nel cortile: Cappuccetto Rosso. Nella sezione Teatro nelle terapie apertasi in gennaio col ...Forse Alice del centro Nous di Rimini, troveremo il 9 e il 10 maggio la messa in scena del Peter Pan ad opera del Centro Medico di Riabilitazione "Luce sul Mare" e del Liceo Pedagogico “M. Valgimigli”.
Completano il programma una rassegna di cinema e un laboratorio sull'"Attore sciamano" diretto da Cora Harrendorf e HoracioCzertok.
Per informazioni: [email protected]

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -