Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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AKSÈ. Un baratro-baratto per gli occhi dello spettatore  
Dossier AKSÈ: #1 - Premessa      
di Lorenzo Donati      

Diamo inizio a questo dossier rivolgendoci direttamente al lettore, per metterlo in guardia sullo strano oggetto che è al centro di del presente resoconto e tentare di porci al riparo dai tradizionali criteri di giudizio che si adottano per testi di questo tipo. Operazione sicuramente un po’ ruffiana, va ammesso, ma quale premessa dell’autore riesce a non esserlo?

Dicevamo: un evento fuori formato, AgoràKajSkenè, già dal titolo che compone in tedesco due noti lemmi greci. Quattro compagnie più un gruppo di osservatori, che per una settimana (24-29 gennaio 2005), si sono incontrati e hanno scambiato i propri materiali metodologici, nel chiuso del lavoro di sala al CSA Spartaco di Ravenna. Quasi senza conoscersi prima. La scelta forte di mostrare al pubblico gli esiti dell’incontro, in due serate apposite. Il tutto sostenuto dalle istituzioni locali, che hanno permesso ai partecipanti di non mettere mano al portafogli per risiedere e nutrirsi in Romagna.

Chi legge, dunque, non si aspetti una cronaca chiara e tonda di un avvenimento teatrale. Piuttosto, in linea con l’oggetto descritto, una serie di appunti e frammenti abbastanza ordinati che tentano di ricostruire la temperatura di Aksè.

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -