Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Shakespeare a colazione  
Teatro a colazione con Re Lear, un racconto per i bambini del Libero.      
Milano, Teatro Libero. Domenica 19 dicembre.
di Redazione Teatro
     

Teatro Libero è diventato in pochi anni un vero fenomeno nella scena cittadina milanese. Il segreto è stata la capacità dei suoi organizzatori a creare un dialogo forte col proprio bacino di spettatori. Ad oggi la piccola sala in via Savona è una delle realtà più floride del capoluogo lombardo con spettacoli che registrano con regolarità il tutto esaurito.

Tra le iniziative che appunto contribuiscono a creare una rete forte fra teatro e pubblico ci sono iniziative come “Colazione a Teatro Libero”, una esperienza pensata per i bambini. Un’invito a teatro preceduto da una colazione assieme ai genitori. In sala il racconto dei classici della drammaturgia internazionale ridotti a narrazioni.

Questa settimana è il King Lear di Shakespeare a diventare fiaba per i piccoli spettatori del libero.

Dicono gli organizzatori: “Il Re Lear di Shakespeare raccontato ai bambini? E come?! Con una fiaba! Pur essendo un dramma estremamente complesso, se si prova a raccontare la storia di Re Lear a un bambino, ciò che ne viene fuori è la più classica delle fiabe”.

Attori, burattini, e pupazzi saranno allora i narratori per la storia del vecchio re che decise di dividere il proprio regno in tre parti per le proprie figlie e che invece spezzò il proprio cuore finché dopo un lungo peregrinare non riuscirà a ritrovarne l’integrità.

Per informazioni: 02-8323126

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -