Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Odissea nella Valle dell’Oglio  
Costruire un ponte con il pubblico è l’obiettivo principale del festival Odissea organizzato da Piccolo Parallelo.      
Lombardia, luoghi vari. Fino al 30 luglio.
di Redazione Teatro
     

Odissea nella Valle dell’Oglio Costruire un ponte con il pubblico è l’obiettivo principale del festival Odissea organizzato da Piccolo Parallelo. Lombardia, luoghi vari. Fino al 30 luglio. di Redazione Teatro CREMONA - Di solito si scrive alla fine di un articolo, ma a noi piace metterlo come inizio. “Tutte le iniziative sono ad ingresso libero e gratuito”. In un festival non è un elemento trascurabile il costo del biglietto. Odissea festival sceglie questa strada per incontrare il pubblico e portarlo nei luoghi della Valle dell’Oglio in cerca di uno spettacolo o di un artista. Un festival lungo più di un mese, disseminato per i piccoli comuni di quattro province, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova.

La sfida sembra vincente. Nei primi giorni di apertura il dato della presenza del pubblico è assai incoraggiante, specie tenendo conto dell’alta affluenza di spettatori residenti.

Venti compagnie e ventidue spettacoli che tracciano un ritratto ampio sulla scena contemporanea.

La direzione artistica di Marco Zappalaglio sceglie di rivolgere il proprio sguardo al pubblico con spettacoli che esaltino le possibilità di un teatro popolare contemporaneo, attraverso i linguaggi e le poetiche della nuova scena. Tra gli artisti invitati Cesar Brie, Giuliano Scabia, Laura Curino, Lady Godiva Teatro, Alessandro Bergonzoni, i gruppi stranieri Milon Mela (India), Tamae (Madagascar), e Unza! (Romania).

Ma non sono i nomi quanto i progetti appunto a dimostrare una coerenza organica della proposta, a cominciare da martedì 30 giugno con una serata eccezionale intitolata La notte dei racconti, che vedrà protagonisti Giuliano Scabia con Veglia col lupo e altre Bestie e Cesar Brie con una creazione pensata per il festival e intitolata I compagni di Ulisse.

Altri appuntamenti da mettere in agenda sono le presenze del gruppo Armamaxa con Braccianti, un lavoro in cerca delle radici contadine della nostra società (8 luglio), e il singolare percorso di Claudio Zanotto e dell’asina Geraldina che da anni girano l’Italia inseguendo le tradizioni del racconto orale nel nostro Paese (18 e 25 luglio).

Tuttavia ci pare che tutto il festival meriti una particolare attenzione e per il programma integrale vi rimandiamo al sito internet: www.piccoloparallelo.n3.net

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -