Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Ritorno a casa    
Eimuntas Nekrosius ricomincia dalla sua Lituania con Le stagioni di Kristijonas Donelaitis.      
Roma, Teatro Argentina. Fino al 21 dicembre.
di Gian Maria Tosatti
     

ROMA - E' un percorso lungo quello che ha portato Eimuntas Nekrosius ad abbracciare la letteratura lituana.

Un percorso che passa attraverso ostacoli storici nel periodo dell'Unione Sovietica e attraverso l'allontanamento per le celebri rotte shakespeariane verso la cultura occidentale.

In un teatrino in Calabria, qualche anno fa, alla fine di una sessione di prove, mentre il sole scendeva sul golfo di Taranto si concludeva una lunga conversazione col maestro lituano sul teatro e la politica nell'ex Urss. Non scrissi mai nulla di quella conversazione confidenziale per volontà di Nekrosius, uomo timido e terribile, ma solo l'ultima frase oggi riporto volentieri. "Noi, - diceva riferendosi ai lituani - viviamo in una piccola macchia della cartina geografica. Così piccola che si fa fatica a vederla. Per cosa possiamo essere importanti in confronto al mondo, se non per la voglia di parlare col cuore, attraverso le emozioni".

Così concludeva prima di iniziare un nuovo Cechov, uno di quelli in cui a volte si inciampa.

Ma già da allora, in quel suo parlare del suo Paese c'era la voglia di riscoprirne le liriche origini, il sangue puro, i suoi canti. Non ha sorpreso dunque che dopo aver scalato colossi della drammaturgia come Otello, Amleto, Macbeth, oppure i celebri cechoviani, e soprattutto dopo due sofferte esperienze italiane, oggi Eimuntas Nekrosius firmi un progetto complesso, una tetralogia che parla di spazio e tempo, di persone e di età. Appunto di stagioni.

Le stagioni di Kristijonas Donelaitis sono il poema epico per eccellenza della letteratura lituana, ne sono lo specchio dell'anima, il volto naturale e la sua espressione più lirica e al contempo più semplice.

Di questo grande corpo testuale è stata sviluppata una metà. Gioie di Primavera e Ricchezze d'Autunno sono due differenti spettacoli in cui Nekrosius ritrova la sua compagnia Menofortas per ricominciare da sé, dalle immagini e dallo spirito della propria tradizione.

Presentati in serate differenti (solo il 21 saranno allestiti entrambi), questi due nuovi lavori saranno in scena questa settimana al Teatro Argentina di Roma, in esclusiva nazionale.

Per informazioni: www.teatrodiroma.net

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -