Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Chi gioca a infrangere le regole?    
Presentata la nuova stagione di Armunia. Stagione teatrale o progetto culturale?
Castiglioncello (Li), Castello Pasquini. Fino a giugno.
     
di Gian Maria Tosatti      

LifeGate Teatro gioca a infrangere le sue regole. Come anticipato nell'editoriale, presentiamo in questo numero il cartellone di una stagione teatrale che si apre questa settimana.

E' quella di Armunia, che a sua volta gioca ad infrangere le regole.

L'editoriale di questa settimana si chiudeva con una domanda: "Che cosa sta succedendo a Castiglioncello?"

La nostra risposta, dopo aver interrogato molto da vicino questa realtà (vedi altri articoli in archivio), è che a Castiglioncello si sta cercando di creare un teatro che non esiste, o che non esiste più. Si sta portando avanti un discorso che pareva rimasto in sospeso una decina di anni fa, quando i novoteatranti della prima ondata hanno iniziato a costruire bacheche e a impantanare i propri aneliti riformatori nel quietismo ministeriale che tanto somigliava e somiglia al posto fisso. A Castiglioncello si porta avanti un'idea che sembrava affogata nel banchetto delle sovvenzioni e degli Stabili d'Innovazione, in cui la fame di molti s'è placata. A Castiglioncello la fame non sembra essersi placate, è la fame di quello che non non c'è ancora, ma di cui di avverte la necessità, è la forza che spinge a cercarlo.

Ogni stagione di Armunia, estiva o invernale, non è, infatti, un pacchetto compiuto di prodotti teatrali, ma il pretesto per creare occasioni artistiche che coinvolgano teatranti e pubblico in modi diversi, attraverso raccordi che si vogliono più funzionali dei soliti, al fine di invertire la tendenza a fare delle arti performative una forma elitaria di comunicazione.

Una delle strade possibili che partono dal Castello Pasquini è la stagione in abbonamento, in cui la presenza di classici riletti da grandi artisti appartenenti al teatro contemporaneo ha l'intento di consegnare al pubblico opere tradizionali in una grammatica attuale.
Più singolare il percorso cominciato lo scorso anno con le Veglie al canto del camino, in cui si assottiglia la divisione tra pubblico e platea, tra azione performativa e assemblea popolare che assieme mangia, ascolta, si confronta in un racconto che riunisce tutti davanti al fuoco del grande camino del castello.

In una prospettiva di graduale approfondimento delle proprie rotte, la conferma di quest'ultima sezione fa da trampolino per una nuova iniziativa denominata "teatro d'appartamento", piccoli spettacoli da rappresentare in case o casolari, per pochi intimi su ordinazione e con la complicità dei proprietari delle case. Qui la partecipazione del pubblico viene sperimentata in condizioni insolite e pure profondamente coerenti con la tradizione del teatro.

Due percorsi musicali si rifanno alle modalità della proposta teatrale. Se da una parte viene confermata la presenza di Beat, cartellone di eventi d'alto livello, dall'altra il ruolo delle "veglie" è svolto da Acustica, una serie di concerti unplugged.

Il Progetto Etico, Disabilità Energia e Creatività, e il Progetto Stratificazioni sono poi tre ulteriori iter in cui vengono a tessersi le trame territoriali che appartengono alla geografia di Armunia. La collaborazione con le scuole e l'Università da una parte, con le Asl dall'altra e lo scambio con le culture di Corsica e Sardegna, che tradizionalmente costituivano con la Toscana una delle più antiche rotte di navigazione del mediterraneo, contribuiscono a creare ulteriori piani di dialogo col proprio bacino di utenza.

Chiudiamo coll'accennare alle Residenze, il cuore e motore di Armunia, che rende a sua volta l'istituzione guidata da Massimo Paganelli tra i principali cuori e motori della scena italiana. Durante l'anno il Castello Pasquini, oltre ad essere luogo di presentazioni è, infatti, un punto di riferimento strategico per i processi creativi di molti artisti nazionali e internazionali, che ospitati da Armunia hanno la possibilità di realizzare nuovi lavori o di proseguire le proprie ricerche.

E' chiaro, alla fine di questo discorso, come non sia possibile parlare solo di un cartellone, ma si debba, più propriamente, accennare al passo ulteriore di un progetto culturale. Un progetto che per creare movimento deve per forza rompere le regole della stasi.

Per informazioni più dettagliate sugli spettacoli e sugli artisti coinvolti: www.armunia.it


L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -