Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







Mandaci una mail ›







Per acquistare online i biglietti dei teatri a Milano:
Ciak
Smeraldo
Nazionale

Le potenzialità del tessuto giovanile  
A Bologna il festival Iceberg giunge alla sesta edizione.
Bologna, luoghi vari. Dal 25 marzo al 13 aprile.
     
di Gian Maria Tosatti      

BOLOGNA - Tre settimane per realizzare uno screening sulle potenzialità della creazione contemporanea in un'area cittadina e provinciale che conserva la sua tradizionale vena prolifica tra gli artisti indipendenti.

La sesta edizione del festival Iceberg riporta il Settore Cultura del Comune di Bologna al suo ruolo di osservatorio del movimenti e dei fermenti artistici.

Commissioni specifiche sono chiamate a monitorare gruppi ed individualità che operano in sei discipline della cultura in un'età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Arti Visive (Arti Plastiche, Fotografia, Fumetto, Illustrazione), Immagini in movimento (Cinema/Video), Arti applicate (Architettura, Design Industriale, Grafica di Comunicazione), Narrazione (Narrativa, Poesia), Musica (Musiche Contemporanee, Canzoni) e Spettacolo (Teatro) sono le sezioni che a partire da martedì 25 vedranno le loro fasi finali o di premiazione in diversi spazi del capoluogo emiliano.

Al teatro sono dedicati due diversi calendari, il primo vedrà impegnati tra il 31 marzo e il 1 aprile i tre finalisti selezionati dalla giuria, Teatro Zemrude, Lavori in corso e Zentrum Teatro. Nel cortile di Palazzo Re Enzo, alle 17.30, la compagni Lavori in Corso presenterà Neustria, spettacolo di teatro danza che esalta la narratività originaria di uno spazio carico di storia. Al Teatro San Leonardo gli altri due lavori in gara, Filumena carezze e gridi, elaborazione eduardiana di Teatro Zemrude (ore 21.00), e La Nenia di Nonno Anshel, studio performativo sull'Olocausto di Zentrum Teatro (ore 23.00).

Un cartellone interessante è anche quello parallelo delle ospitalità, costituito anch'esso da formazioni giovani e opere contemporanee di valore. Sempre al San Leonardo sarà ospite mercoledì 2 aprile Teatro Minimo con Otello (o la gelosia di Jago) di Michele Sinisi (opera vincitrice del concorso Enzimi) per poi lasciare spazio a Zimmer Frei (gruppo vincitore di Iceberg 2000) che in seconda serata proporrà Vocoder#1 - black words (on white paper, opera sulla nuova narrativa americana. Particolarmente atteso sarà Carnezzeria della compagnia Sud Costa Occidentale, in scena lunedì 7 e martedì 8 aprile per chiudere la sezione teatrale di questa edizione di Iceberg.

Per informazioni: tel. 051 204664


L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -