Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 36
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Nella stanza contemporanea    
Diverse personalità per un gruppo di grandissime potenzialità. Album Zutique affronta Rimbaud.
Napoli, Bagnoli Futura. Dal 22 al 30 marzo.
     
di Gian Maria Tosatti      

NAPOLI - Un gruppo eterogeneo di artisti operanti nell'ambito delle arti perfomative si unisce attorno alla giovane regista Annalisa D'Amato, nasce Album Zutique, una compagine che in un anno ha prodotto uno spettacolo di estremo interesse, come Io sono il passante, ispirato all'opera di Rimbaud, e che getta le basi per divenire una realtà di valore nel panorama nazionale della ricerca.

Io sono il passante è uno spettacolo nato dal forte impatto che l'opera di Arthur Rimbaud, in particolare Una stagione all'inferno, ha esercitato sul nostro gruppo di lavoro. - Così dichiara la D'Amato - Ci hanno colpito la lucidità, la precisione e la spietatezza con la quale il giovanissimo Rimbaud si domandava brutalmente il perché dell'esistenza: "A chi offrirmi in affitto? Che bestia devo adorare? Che santa immagine aggredire? Che cuori spezzerò? Su che bugia insistere? - In che sangue camminare?". Il gruppo, composto da attori, danzatori e musicisti di diverse provenienze, ha interrogato principalmente Una stagione all'inferno e le Illuminazioni, individuando nella domanda sulla felicità uno dei temi portanti per il lavoro creativo: "la felicità è il mio verme". Il nostro lavoro vive di una drammaturgia impostata sull'intreccio di parola, canto, musica e azione.

Brani e frammenti presenti nello spettacolo sono stati tradotti da Mario Biagini che ha restituito alla parola di Rimbaud la sua originaria azione diretta e alchemica. Le musiche sono state create in relazione essenziale con gli scritti del poeta. Abbiamo scelto di lavorare su questo autore rivoltoso e visionario in un luogo che ci mantenesse all'erta sulla condizione di disagio dell'uomo contemporaneo, in un luogo che ci mantenesse svegli: ci siamo fatti ospitare nei lunghi mesi di elaborazione a Napoli dal DAMM Diego Armando Maradona Montesanto - Zone Illuminate Autogesite, uno spazio occupato situato in un quartiere assai vivace ma non privo di problemi sociali". Per informazioni: [email protected]

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -