Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2024 NUMERO 37
Dal 13/05/2024
al 20/05/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Inferno in soggettiva  
Al festival di Castel dei Mondi il lavoro del Teatro della Tosse, da venerdì 6 a domenica 8.      
di Gian Maria Tosatti      

PARMA - Verso un teatro necessario prosegue il suo cammino il festival Natura Dèi Teatri curato da Lenz Rifrazioni e giunto alla sua VII edizione.

Quest'anno i temi del festival, fortemente legati alla contemporaneità, saranno due: il sensibile e la differenza. Sotto il titolo "La grammaturgia del futuro" (neologismo scelto ad arte) si palesa la costante ricerca, portata avanti in questo "luogo del teatro", di un linguaggio costruito sull'unione della scrittura del corpo, coi suoi limiti e i suoi superamenti, e quella poetica. Ciò viene a crearsi nel costante scambio tra artisti e aspiranti dai percosi personali assai particolari, spesso provenienti dal mondo dei disabili fisici e mentali, in un incontro che apre nuove possibilità a chi è coinvolto in prima persona e di conseguenza al pubblico testimone e destinatario della fertile anomalia del messaggio.

La tradizionale sezione dedicata ai laboratori, in cui sono ammessi attori disabili e non, è dunqe anche quest'anno molto ricca e vede tra i maestri che li condurranno ad una pubblica dimostrazione nomi di grande interesse come la Compagnia MK, Enzo Toma, Armando Punzo ed ovviamente gli artisti del Lenz.

Il festival, iniziato il primo settembre, aprirà il suo calendario soltanto giovedì 5 per proseguire fino al 15 distribuendo eventi in tutta la provincia di Parma.

L'apertura è dedicata al Faust II, diretto da Francesco Pititto e Maria Federica Maestri, lavoro conclusivo del lungo percorso di Lenz Rifrazioni attraverso questo mito contemporaneo.

Tra gli eventi di maggiore interesse sono sicuramente il concerto di David Moss e Zero Moses, ultimo lavoro della compagnia di danza MK, entrambi il venerdì 6.

Assolutamente imperdibile è invece Predica ai pesci, spettacolo sulla leggerezza del Teatro Valdoca che sarà di scena domenica 8.

Nella settimana successiva figurano tra i lavori più curiosi il concerto Faustkonzert di Adriano Engelbrecht e Andrea Azzali (venerdì 13), le coreografie A trumpet sounded di Davide Rocchi per la Biennale di Venezia - Danza e Giszelle di Xavier Le Roi (sabato 14), e il "progetto Grimm" che proporrà due spettacoli del Lenz: Cenerentola e Biancaneve per la regia rispettivamente di Francesco Pititto e Maria Federica Maestri (domenica 15).

Inferno del Teatro della Tosse è uno spettacolo itinerante, un vero e proprio viaggio tra gli scenari della prima cantica della Commedia dantesca, immaginati da Emanuele Luzzati e animati dal regista Tonino Conte.

Pensato per grandi spazi aperti noi lo abbiamo visto tra le absidi della Cattedrale di Anagni, ma il pubblico potrà assistervi questa settimana ad Andria per il Festival Castel dei Mondi, da venerdì 6 a domenica 8.

La rielaborazione dell'Inferno dantesco operata dal Teatro della Tosse, gruppo storico del panorama artistico genovese e nazionale, vede il pubblico nel ruolo di Dante e Virgilio, il cui peregrinare è guidato da demoni cuochi figli dell'iconografia storica della Commedia. Gli spettatori dalla selva oscura penetreranno nella buia spirale di un luogo misterioso, incontro alle anime di Paolo e Francesca, Cavalcante de'Cavalcanti, Farinata degli Uberti, e ai racconti crudi e appassionati di Ulisse e del Conte Ugolino. Particolarmente suggestiva in questa organizzazione narrativa basata su quadri animati è l'apparizione di Caronte che con la sua barca si fa largo tra la folla degli ignavi e dei dannati, impersonati dal pubblico stesso che vive tutto in una sorta di soggettiva, in attesa di varcare l'Acheronte.

E' un opera questa che genera un particolare coinvolgimento grazie ad un meticoloso lavoro operato nel calcolo delle logiche spaziali e nella scelta di piegarsi alla forza della scrittura dantesca mettendosi al servizio di essa.

In un'immagine infernale dall'eco favolistica che non rinuncia a visioni iperboliche e sta tesa tra la necessità di esistenza e impossibilità a credervi è la figura del romantico bestemmiatore Capaneo a risultare trionfatrice ergendosi alla fine come parabola ipertemporale in salvifica visione sulle macerie di uno scenario pensato dallo scultore Daniele Sulewic in modo da ben rendere il dantesco gioco di sovrapposizioni allegoriche tra il mondo reale e quello fantastico.

Per informazioni riguardo le date e i luoghi: www.lenzrifrazioni.it/natura/eve/

Per informazioni: 0883/290255 - 6 - 7

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -