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Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
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Tra cinema e teatro per puntare l'obiettivo sul presente
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Prima edizione per La scena segreta ideata da Ruggero Cappuccio, convincente intervento artistico sul mondo di oggi.
Salerno, Teatro Verdi. Fino a maggio. |
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di Gian Maria Tosatti
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La vena creativa e organizzativa di Ruggero Cappuccio, autore non solo di testi e spettacoli di grande poesia, ma anche di occasioni di intervento artistico nel dibattito sul presente, giunge ad un passo importante, l'inaugurazione della rassegna La scena segreta.
Teso in una dialettica funzionale tra teatro, cinema e letteratura il progetto propone comunque una riflessione legata e radicata nel tempo odierno (lo testimoniano tra gli interventi previsti, accanto ad artisti di grande valore, di Sergio Cofferati e Massimo Brutti).
In collaborazione con il Comune di Salerno, il Teatro Pubblico Campano e l'Ente Teatrale Italiano prenderà dunque il via, questa settimana, con una triade di appuntamenti, un programma denso e stimolante che si protrarrà fino a maggio, comprendendo anche due laboratori di perfezionamento teatrale curati da Claudio Di Palma e Laura Curino.
Martedì 14 si aprirà, al Teatro Verdi di Salerno, il sipario su Twin Rooms dei Motus, mentre il primo film a venir proiettato sarà il capolavoro di Giuseppe Tornatore Una pura formalità, cui seguirà l'incontro con Giocchino Lanza Tomasi.
A creare spunti per il dibattito nelle settimane successive saranno opere come Lamia di Luisa Stella con Licia Maglietta e Whore di Ken Russel, Corpo di Stato di Alessandra Rossi Ghiglione con Marco Baliani e Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi, Non sentire il male di Elena Bucci e L'ultimo metrò di Truffaut, l'Orlando Furioso di Ruggero Cappuccio in forma di lettura e la versione in video di Luca Ronconi, L'Ambleto testoriano letto dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi e l'Amleto di Carmelo Bene, Fabbrica di Ascanio Celestini e Così ridevano di Gianni Amelio, Pilade di Pasolini diretto da Antonio Latella e Un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, per chiudere con Bar e Due Amici della coppia Scimone-Sframeli.
Per informazioni: 089-2580656
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
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Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
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