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Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
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Il teatro come sfida |
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Sfide personali è il titolo-tema della piccola rassegna collocata all'interno del cartellone del Kismet.
Bari, Teatro Kismet. Dal 16 al 19 gennaio |
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di Gian Maria Tosatti
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Cinque spettacoli per un piccolo festival che all'interno della programmazione del Teatro Kismet di Bari sia in grado di definire uno scorcio, un profilo del teatro contemporaneo italiano nella sua dimensione di sfida personale. Una fitta quattro giorni vedrà passare sul palcoscenico pugliese opere ampiamente applaudite e debutti attorno ai quali ruota un certo interesse.
Ad aprire la rassegna, che porta appunto il titolo di Sfide personali, è Mariano Dammacco, giovane autore, attore e regista che col suo spettacolo Antoine Antoine, ispirato al Piccolo Principe di Saint-Exupery, cerca di costruire un percorso analogico attraverso il confronto coi valori che dominano la società del presente (16 e 17 gennaio ore 21).
Il 18 (sempre alle ore 21), immediatamente dopo il debutto leccese approderà nel capoluogo lo studio che Simona Gonella ha condotto per Koreja all'interno di 4.48 Psychosis di Sarah Kane e nella sua trasfigurabilità all'interno di cinque esperienze limite di altrettante donne celebri quali Marina Cvetaeva, Marylin Monroe, Sylvia Plath, Amelia Rosselli e Virginia Woolf.
Successivamente (alle ore 22.30) Valentina Capone proporrà con Sole una riflessione sulla labilità delle strutture della mente.
Un vero e proprio "successo" teatrale apre l'ultima giornata, quella del 19. Natura morta in un fosso (in scena alle ore 21) è il giallo tragicomico si Fausto Paravidino, che è valso a Fausto Russo Alesi, attore monologante diretto da Serena Sinigaglia, il premio Ubu come miglior giovane interprete.
Chiude la manifestazione (sempre domenica 19, alle ore 22.30) l'incontro tra una danzatrice, Bianca Parafava, e un musicomane Andreas Foeba, che in Laika iniziano un fantasioso viaggio spaziale centrato sulla tensione tra fantasia e fantascienza.
Per maggiori informazioni: www.teatrokismet.it
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
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Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
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