Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Una stanza per il nuovo  
Xing riparte con Livin Room, finestra affacciata sui nuovi linguaggi dall’Italia all’Europa a cura di Silvia Fanti.      
Bologna, Raum. Dal 9 febbraio al 17 marzo.
di Redazione Teatro
     

Uno dei principali intenti di Xing, avamposto italiano nel campo dei nuovi linguaggi applicati alle arti performative, è quello di creare e sviluppare i punti di contatto fra individuo e performance. Living Room è esattamente pensato per questo. In esso convergono una serie di eventi performativi realizzati per uno spazio ridotto, a stretto contatto con il pubblico, aperti nel formato e nell'ideazione. Un format anomalo che nasce per sperimentare forme di presentazione scenica non classiche, alla ricerca di prototipi e tipologie performative attuali e colloquiali.

Living Room è una camera di decompressione per artisti affermati; e un luogo di verifica per chi ha ricerche in corso: ricerche sui formati, sulle forme della rappresentazione, di cui condividere i processi e non solo gli esiti.

Living Room è in sintesi una camera aperta allo spettatore. Un punto di contato oltre la “rappresentazione”, prima della “rappresentazione”, o meglio a prescindere dalla “rappresentazione". E’ il luogo fisico del contatto tra la ricerca e la testimonianza. Il luogo impagabile da cui si può uscire con un magnifico “boh”.

A precedere gli eventi di Living Room sarà lo spazio Waiting Room, intercapedine d'attesa, prima delle performance, in cui saranno presentate brevi opere video su monitor. Living Room Extra è invece il tempo dedicato agli incontri e agli approfondimenti sulle arti della scena.

Il primo appuntamento di febbraio è con l'artista visivo Cristian Chironi che presenta la performance Singer preceduta dal video della performer spagnola Cuqui Jerez realizzato con la video-maker Marta Massini dal titolo I 2(9 febbraio). Living Room prosegue nei prossimi due mesi con Rebus per Ada, cinema da camera di Fanny & Alexander/Zapruder (17 febbraio), un'incontro con Romeo Castellucci di avvicinamento alla Biennale Teatro di Venezia 2005 di cui è direttore artistico (2 marzo), la presentazione in anteprima delle nuove produzioni di MK, Divano occidentale e del video di Luca Trevisani La costellazione squilibrata (10 marzo), e del duo CANE (Federica Santoro e Daniela Cattivelli),con Preludio per un tragico inizio (track numero uno). Azione sonora per animali e punte (17 marzo).

Per informazioni: www.xing.it/raum.html

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -