Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Uno sguardo a prospettiva invertita  
Dedicato alla figura del maestro africano Tierno Bokar il nuovo spettacolo di Peter Brook.      
Napoli, Teatro Mercadante. Dal 1 al 6 febbraio.
di Redazione Teatro
     

L’unica lotta che mi sta realmente a cuore è quella dichiarata alle nostre stesse debolezze. Questa lotta, purtroppo, non ha nulla a che vedere con la guerra che i tanti figli d’Adamo si fanno in nome di un Dio che dicono di amare profondamente, ma che invece amano male – poiché distruggono parte della sua opera.” - Tierno Bokar

Da questa frase. Dalla ricerca dell’uomo. Da quel concetto che uno scrittore francese a lui caro , René Daumal, definiva “Guerra Santa”, Peter Brook parte per il suo nuovo spettacolo. Tierno Bokar ne è appunto il titolo e il nome del suo protagonista. Un maestro realmente esistito, la cui esperienza è narrata in Vita ed insegnamenti di Tierno Bokar – Il saggio di Bandiagara di Amadou Hampaté Bâ, trasformato in testo teatrale da Marie-Hélène Estienne (già autrice di Ta main dans la mienne).

La sua storia – scrive il regista nelle sue note di presentazione – ci accompagna nel cuore di un’Africa tradizionale, animista, impregnata d’Islam, scossa dal colonialismo e lacerata da un conflitto interno. A cominciare da un piccolo diverbio sul significato del numero 11 in opposizione al numero 12, sorgono conflitti spietati che generano massacri e martirio. Questi tragici avvenimenti innescano una catena che alla lunga legherà un piccolo villaggio Africano alle più importanti decisioni politiche della Seconda Guerra Mondiale.”

Uno sguardo a prospettiva invertita sul mondo. Come dichiara Brook “Il tema mette bene in luce il problema che riguarda tutti noi – il potere della violenza e la vera natura di una tolleranza che è più potente ancora.

Unico appuntamento italiano quello del Mercadante raccoglie la compagnia storica (Bruce Myers, Yoshi Oïda) che segue il regista assieme ai nuovi attori.
Allo spettacolo saranno affiancati eventi paralleli, da un ciclo filmico dedicato alle pellicole di Brook (Il Signore delle mosche, Il Mahabharata, The Tragedy of Hamlet e Marat/Sade) ad incontri e workshop.

Per informazioni: www.teatrostabilenapoli.it

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -