Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







Mandaci una mail ›







Per acquistare online i biglietti dei teatri a Milano:
Ciak
Smeraldo
Nazionale

Lettere dal Reggimento: #2  
Una rubrica involontaria a cura di Roberto Corradino. Questa settimana: Camille Dumoulié - Carmelo Bene o lo splendore del vuoto      
di Redazione Teatro      

Premessa doverosissima: Da tempo ricevo periodicamente email da Roberto Corradino, attore e regista pugliese tra i più interessanti dell’ultima generazione, che constano “solamente” delle parole di un poeta, di un brandello di prosa di uno scrittore (nello scorso appuntamento è toccato a Pasolini). Tuttavia quelle mail, senza saluti allegati, senza “come stai?”, senza niente, hanno avuto sempre l’effetto di farmi riflettere su qualcosa che aveva stretta attinenza coi minuti (non dico “coi tempi” perché sarebbe un intervallo concettualmente troppo ampio) nei quali ero impantanato. I minuti di cui anche incoscientemente non riuscivo a venire a capo. E le parole dei poeti, ho sempre creduto, servissero a metter ordine nei pensieri tumultuati e, all’opposto, travaglio nelle coscienze pacifiche. Per questo ho deciso di creare una rubrica “involontaria” inoltrando ai lettori, attraverso la rivista, le e-mail sporadiche ed essenziali dell’amico Corradino.
Dopo la prima uscita che titolava
Lettere da Altamura, una rubrica affidata (a sua insaputa) a Roberto Corradino ho deciso di cambiare dicitura col più romantico Lettere dal Reggimento , essendo "Reggimento Carri" il nome della compagnia diretta da Corradino.
(Gian Maria Tosatti)


Questa settimana il solerte Roberto Corradino ha inviato alla nostra casella email il seguente messaggio:

Leggere per favore.

http://lostraniero.net/aprile03/dumouli%8e.html

L'articolo che troverete cerca di analizzare alcuni aspetti del lavoro di Carmelo benne ed è a firma di Camille Dumoulié, uno studioso di teatro che ha seguito Bene in alcune sue "storiche imprese". Uno sguardo da vicino dunque fra "presente progressivo" di una relazione artistica e "prospettiva storica". Assolutamente da non perdere.

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -