Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


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Attraverso il romanzo  
Walkie-Talkie: due settimane di incontri, film e documenti sul rapporto fra romanzo e azione scenica attraverso Dostoevskij.      
Milano, Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Dal 29 novembre al 12 dicembre.
di Redazione Teatro
     

Il gruppo di Teatro Aperto prosegue la sua indagine sul rapporto tra scrittura e azione scenica. Una riflessione che in questi anni ha avuto come campo di ricerca il lavoro della compagnia e che nelle ultime due stagioni ha prodotto occasioni aperte di confronto su temi specifici. E’ stato così l’anno passato con una tre giorni dedicata alla figura del dramaturg e sarà lo stesso con Walkie-Talkie, evento di studio sulle “drammaturgie nascoste nella forma romanzo”.

Organizzato come un lungo convegno articolato in due settimane l’incontro prenderà come fuoco centrale la figura di Fëdor Dostoevskij per approfondire i legami e linee d’incontro fra la pagina narrata e il linguaggio della scena.

La prima settimana di convegno avrà come evento centrale un ciclo filmico dedicato alla lettura cinematografica delle opere dostoevskiane. Dal 29 novembre al 3 dicembre alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi si alterneranno quotidianamente alle ore 19 Le notti bianche di L. Visconti, Pickpochet (da Delitto e Castigo) di R. Bresson , L’idiota di A. Kurosawa, I demoni di A. Wajda, I fratelli Karamazov di G. Gentilomo e altre visioni da Quattro notti per un sognatore di R. Bresson, Ho ucciso! di J. Von Stemberg, Delitto e castigo di A. Kaurismaki, Delitto e castigo di L. Kulidzanov. Nella settimana successiva il convegno entrerà nel vivo con tre incontri dedicati principalmente al rapporto tra romanzo dostoevskiano e teatro attraverso le teorie e le testimonianze di artisti che hanno attraversato in questi anni la scrittura narrativa in imprese talvolta storiche, che saranno documentate a fine giornata dalla visione e dall’ascolto di materiali audiovisivi.

Il primo tra questi incontri si terrà venerdì 10 dicembre e avrà come titolo Il teatro nascosto nel romanzo: visioni sull’Europa e sarà coordinato da Jerzy Stuhr, Renata Molinari e Franco Quadri con l’aiuto di Carla Benedetti, Giuseppe di Leva,Giovanni Maderna,Fausto Malcovati, Damiano Rebecchini

Il secondo incontro, il giorno successivo, si muoverà a partire dal tema Le drammaturgie nascoste in Dostoevskij con le relazioni di Fausto Malcovati, Claudio Meldolesi, Renata Molinari, Franco Quadri, Enzo G. Cecchi e Renata Palminiello. Domenica 12 dicembre, ultimo incontro da non perdere, quello coordinato da Franco Quadri e Luca Ronconi su Il romanzo e il teatro: generazioni a confronto, che riunirà artisti e drammaturghi che nelle diverse generazioni hanno dedicato un percorso specifico all’indagine sul romanzo.

Per informazioni: www.teatroi.org.

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -