Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Milano invasa dal Teatro  
Si riunisce questa settimana l’IETM Forum, meeting internazionale sulle arti performative in Europa.      
Milano, luoghi vari. Dal 17 al 21 novembre.
di Redazione Teatro
     

Si svolgerà a Milano questa settimana l’IETM Forum, un’evento internazionale per discutere sui progetti di sviluppo legati alla cultura dello spettacolo dal vivo. IETM sta per Informal European Theatre Meetings ed è un’associazione multinazionale nata per mettere in comunicazione artisti, strutture ed operatori di tutt’Europa al fine di poter scambiare più facilemente informazioni e modelli produttivi in uno scenario culturale che si proietta con sempre maggiore intensità verso una prospettiva continentale. Per dirla con gli organizzatori “IETM è un'organizzazione di associazioni che esiste per stimolare la qualità, lo sviluppo e i contesti di arti contemporanee che funzionano in un ambiente globale, facendo partire e agevolando una rete di servizi e comunicazioni professionali, il cambio dinamico di informazioni, il trasferimento di conoscenza tecnologica e le presentazioni di esempi di buone pratiche”.

In collaborazione con l’Università di Milano l’IETM Forum si svolgerà in questa settimana, da mercoledì a domenica, attraverso un fittissimo e articolato programma di incontri, discussioni, confronti e spettacoli organizzati dai teatri e dai festival milanesi per i partecipanti al forum e per tutti gli spettatori. Una doppia occasione dunque, da una parte per capire cosa sta accadendo in tutti i mondi legati al teatro, da quello dei grandi Teatri Stabili a quello dei Centri Sociali, passando per l’analisi di ruoli importanti come quello della critica o delle istituzioni, e dall’altra parte per muoversi tra le decine di proposte spettacolari che nella settimana invaderanno letteralmente il capoluogo meneghino.

Un evento, dunque di grande interesse che avrà come prima conseguenza quella di mettere realmente in rete per una settimana tutte le realtà culturali della città, dal Festival Uovo, all’Università, ai Teatri, includendo la cerimonia di riapertura del Teatro I, storica sala dell’avanguardia milanese, ad opera di Teatro Aperto.

I temi che verranno trattati nelle cinque giornate di incontri saranno molteplici, dal Come concepire e realizzare progetti UE finanziati alle idee su come organizzare il lavoro di centri e artisti indipendenti o festival in europa.

Molti anche i progetti che verranno presentati, come On The Move, una iniziativa nata per favorire la mobilità degli artisti in Europa.

Tra gli spettacoli che potranno essere visti durante le giornate del festival segnaliamo:
Refettorio - Atto unico sull'obbedienza (Habillé d’Eau), Fuzzy Time (Rebecca Murgi), Danxy Music (Interactive Mo-De e Ariella Vidach), Edipo.com (Gioele Dix), Il Sergente ( Marco Paolini), La Monaca Di Monza (Teatro dell’Elfo), Dood ( Barbara Toma), Quore (Raffaella Giordano), Delirio Amoroso (Licia Maglietta), Bingo (Teatro Out Off), Addaura Woyzeck (Renzo Martinelli e Claudio Collovà), La Nave Fantasma (Renato Sarti e Bebo Storti), Fly Butterfly (Teatro del Buratto), Due Dozzine di Rose Scarlatte (Compagnia del Teatro Arsenale), La Fine del Mondo (Ascanio Celestini), I Cenci (Kinkaleri), Caos (Quelli di Grock), Solo Empty (Virgilio Sieni), Maggio '43 e Italia - Brasile 3 a 2 (Davide Enia), Bird Watching (MK), La forma delle cose (Aldes – Roberto Castello) e molti altri.

Ma ulteriori e più dettagliate informazioni su temi, luoghi e orari possono essere trovate all’indirizzo: www.ietm.org cliccando sul menù Future.

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -