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Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
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Una regione in movimento |
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OperaEstate festival giunge alla sua XXIV edizione. |
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Regione Veneto. Luoghi vari. Fino al 29 agosto.
di Redazione Teatro
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Venti città per 400 serate di spettacolo. Questi i numeri di uno dei festival storici per il Veneto. OperaEstate Festival, giunto alla XXIV edizione, è un percorso tra la danza internazionale, la nuova scena teatrale, produzioni liriche e musica sinfonica, il jazz e la world music, il cinema d'autore e il teatro per i più piccoli.
Un cartellone dunque diviso tra discipline diverse legate alle arti dello spettacolo dal vivo.
Per la danza contemporanea si distinguono le presenze di Elisa Monte (a Montecchio al Castello di Romeo il 22 luglio) e dei Solisti del Royal Ballet. Da non mancare la presentazione dei soli realizzati per Talia Paz da Matz Ek, Carolyn Carlson, Lloyd Newson, al Castello degli Ezzelini di Bassano il 22 agosto.
Per le danze dal mondo si passa dal flamenco del Nuevo Ballet Espanol con "Romeo y Julieta" il 28 luglio al Teatro Cimberle Ferrari, alla grande tradizione popolare dell'Est del Balletto Nazionale della Georgia (il 3 agosto al Teatro Cimberle Ferrari), dal tango argentino della Nueva Compania Tangueros il 5 agosto. Da non perdere la presenza di Ragunath Manet, una delle figure di riferimento della danza indiana (al Castello degli Ezzelini il 7 agosto), e la chiusura al Castello di Romeo a Montecchio Maggiore il 21 agosto con gli spettacolari Les Ballets Africaines.
La sezione abitualmente dedicata alla coreografia italiana ha questa volta per tema l'incontro fra le arti e fra i linguaggi. Invitati per questa sezione sono allora artisti che in questo campo si sono distinti come la Compagnia Abbondanza-Bertoni con la loro nuova creazione Medea al PalaBassano il 20 luglio, e gli RBR Dance Company con Cubico al Tempio Canoviano di Possagno l'1 agosto.
Shakespeare Contemporaneamente è il titolo di una sezione dedicata alla drammaturgia del genio di Stratford riletta da giovani artisti. Tra questi Lucilla Piagnoni e Michele Di Mauro, Paolo Mazzarelli e Roberto Latini.
Ai miti si rivolge invece Serena Sinigaglia con il progetto Iliade/Troiane per parlare dell'orrore di tutte le guerre.
Sempre nell'ambito del teatro sono alcuni appuntamenti da non mancare sono quelli con Silvio Castiglioni (Filò - storie per mangiare l'1 agosto al Chiostro del Museo), Michela Cescon (25 luglio) ed Elisabetta Pozzi (il 30 luglio con "Fedra" di Ghiannis Ritsos).
Ricche anche le sezioni di Lirica, Jazz e Cinema.
Vi invitiamo a visitare il sito www.comune.bassano.vi.it per informazioni sul programma. |
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
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Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
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