|
|
Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Presentat arm! |
|
|
|
Il CSS di Udine con la "rassegna" Primevisioni! fa molto di più che presentare le frecce del proprio arco, presenta sé stesso attraverso gli spettacoli prodotti come declinazione di un'identità.
|
|
|
|
Udine, luoghi vari. Dal 9 al 17 marzo.
di Gian Maria Tosatti
|
|
|
|
|
A volte è un'azione etica quella di presentarsi al pubblico con lee mani piene di ciò che si è prodotto. E' un modo per essere trasparenti, per essere chiari. Per confrontarsi in maniera quasi integrale.
Il CSS di Udine apre il suo cantiere con una monografica. Primevisioni è un percorso tra le ultime produzioni del Teatro Stabile d'Innovazione del Friuli Venezia Giulia. Spettacoli differenti che nel loro quadro d'insieme danno tutta via la cifra dell'impegno che in questi anni ha identificato questa realtà.
E' chiaro che in Primevisioni!, questo il titolo dell'iniziativa, non si risolva l'intera attività di un centro che quotidianamente è attivo nell'interazione con le strutture sociali, le realtà territoriali, con gli spettatori attraverso la stagione "Teatro contatto", ma in questa breve rassegna-occasione è possibile, in controluce, rintracciare le linee di base che muovono l'intero castello e confrontarsi direttamente con esse, in quanto spettatori e dunque comunità d'appartenenza di questo teatro.
Ad aprire la sequenza dei lavori presentati sarà l'ultima creazione di Gigi Dall'Aglio con lo IUAV e gli attori del CSS. Cecità, di José Saramago è una delle più lampanti istantanee scattate alla società contemporanea e lavorate in forma di inquietante parabola (Teatro San Giorgio, dal 9 al 17 marzo).
L'Impasto, comunità teatrale nomade che da circa un anno collabora stabilmente col CSS, tornerà sul proprio lavoro legato alle "Conferenze brasiliane" di Franco Basaglia, riproponendo "Il corpo sociale", un opera composita ed organica come una lettura per corpi (Teatrino Sant'Osvaldo, 13 marzo).
Ancora sarà Aleksandar Popovski ad essere impegnato con una delle opere più celebri diGeorg Buchner, La morte di Danton, uno sguardo sull'equilibrio del potere all'interno del quale cercare le corrispondenze attuali delle parole "Libertà, fraternità, uguaglianza" (Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dal 12 al 13 marzo).
Doppio appuntamento con Paolo Mazzarelli, giovane artista segnalatosi in questi ultimi anni con due lavori aperti verso le zone oscure dello stato e della democrazia. Pasolini Pasolini!, liberamente tratto da "Pasolini: cronaca giudiziaria, persecuzione, morte", a cura di Laura Betti e Giulio Cesare, tratto da Shakespeare e dai comunicati dell'Esecito Zapatista di Liberazione del subcomandante Macos. Il primo in scena al Circolo Pabitele il 12 e il 14 marzo e il secondo al Teatro Zanon dal 10 al 14.
Molte le formule per venire incontro allo spettatore, dalla concentrazione di tutti gli spettacoli nel week-end, per poter permettere agli spettatori che vengono da fuori regione di poterne vedere più di uno, alle agevolazioni economiche.
Per informazioni: www.css.it
|
|
|
|
|
L’ultimo numero di LifeGate Teatro
|
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
|
|
|
|
|