Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
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'paese per Paese'    
Per la Giornata della Memoria, il Teatro delle Ariette conduce un paese di provincia in un itinerario di comunione che farebbe bene a tutto il nostro Paese.      
Bazzano (Bo), ovunque. Martedì 27 gennaio.
di Redazione teatro
     

Pubblichiamo l'annuncio di un evento che si terrà a Bazzano, in provincia di Bologna, a cura di quel Teatro delle Ariette che nel panorama dell'arte, ma anche della vita contemporanea ha cercato e cerca incessantemente un altro modo, un'altra possibilità per attraversare spazi e tempi della realtà. In questi anni nella loro fattoria sulle colline del bolognese o in giro per l'Italia hanno portato occasioni preziose, come quel Secondo Pasolini che a più di qualcuno ha fatto scoprire un contatto profondo (in forma d'esperienza, di presenza) con l'intima sacralità del Vangelo Secondo Matteo, che stupidamente s'era data per scontata.

Per la Giornata della Memoria del 27 gennaio, un nuovo evento è stato pensato dal gruppo di teatranti contadini, che probabilmente, da un punto periferico d'osservazione, ancora una volta saranno capaci di mostrare ciò di cui chi marcia in prima linea o anche nelle retrovie, non pare essersi accorto.
Invitiamo i lettori a partecipare.
Bazzano (Bologna), 27 gennaio 2004
Dentro la Memoria
24 ore di ascolto e partecipazione:
preghiere d'amore per radio, cittadini e strade buie

Dentro la memoria è un progetto, un pensiero o, meglio ancora, un gesto immaginato dal Teatro delle Ariette per il 27 gennaio, Giornata della Memoria, realizzato con il Comune di Bazzano e la collaborazione di Buena Vista Cineclub, teatron.org e Radio Fujiko.
Un evento basato sulla trasmissione radiofonica di Il dolore. Una preghiera d'amore di Paola Berselli e Stefano Pasquini, da Il dolore scritto da Marguerite Duras nel 1945.
Un'operazione concepita per essere ascoltata ed "agita" sul territorio, attraverso le radio alle finestre delle case, nelle autoradio dei veicoli parcheggiati, nelle radioline dei viandanti..., mentre in diretta viene trasmessa da un rifugio segreto la preghiera d'amore.
Un progetto che vede la collaborazione di Carlo Infante (www.teatron.org) docente di "Performing Media", linea di ricerca che riguarda l'interazione tra i sistemi dello spettacolo e i mezzi della comunicazione, rilevandone l'interattività, oltre che tecnologica, psicologica, sociale e culturale.

Dentro la memoria è un gesto immaginato per essere vissuto con il paese e i cittadini di Bazzano e con tutti quelli che faranno la scelta di partecipare, entrando dentro la memoria vissuta nella frequenza radiofonica.

Dentro la memoria è un momento d'ascolto e partecipazione: un atto che vuole coinvolgere il territorio, con le sue vie, le case, le attività sociali, i singoli cittadini, ma anche le istituzioni e soprattutto i mezzi e gli strumenti della comunicazione. La radio prima di tutto, dentro cui la memoria si sedimenta e diventa valore condiviso attraverso la parola trasmessa.
Uno strumento che si fa ambiente di comunicazione, trasportando altrove, nell'evocazione della memoria d'un altro tempo, conducendo in quel tempo passato, di guerra: la seconda, la mondiale...
Mezzi di comunicazione come la radio sono integrati con altri strumenti di comunicazione che oltre ai pensieri, le idee, le informazioni trasportano anche i corpi. Mezzi di comunicazione come il treno.
In questo senso è stata coinvolta la linea ferroviaria Suburbana Bologna-Vignola, per vivere non solo il tempo ma anche lo spazio (il vagone ferroviario) del viaggio verso Bazzano, per chi viene da fuori.

Dentro la memoria utilizza anche un altro mezzo di comunicazione quale il cinema, per una programmazione di film che alimentano l'immaginario collettivo del progetto, in una selezione curata da Buena Vista Cineclub nella multisala di Bazzano.

Dentro la memoria conta, inoltre, su un forum on line dove raccogliere informazioni ed emozioni in corso d'opera, per la Rete degli Sguardi, su www.teatron.org/forum.

Dentro la memoria ha il suo teatro dell'ascolto nel territorio su Radio Fujiko, ascoltabile a Bologna e Bazzano su modulazione di frequenza 94,700 Mhz.

Programma:
dalle 00,00 alle 07,00 NEL SONNO
dalle 07,00 alle 21,00 NEL TRENO
Nella Ferrovia Suburbana Bologna-Vignola, piccole e semplici azioni quotidiane come leggere, però a voce alta, magari qualcosa di Primo Levi, o di Etty Hillesum, o dei quotidiani del giorno, ascoltare qualcuno che parla o magari qualcuno che suona, proprio nel treno, quello che ti porta a scuola o al lavoro

dalle 09,30 alle 19,00 NEL CINEMA
Nel cinema multisala di Bazzano il programma continuo di film scelti da Buena Vista Cineclub

dalle 21,00 alle 22,00 NELLA RADIO E NELLE VIE
In diretta su Radio Fujiko, il Teatro delle Ariette in collaborazione con teatron.org, i cittadini di Bazzano e tutti i partecipanti diffonde "IL DOLORE. una preghiera d'amore" per radio, cittadini e strade buie.
A Radio Fujiko il compito di diffondere il segnale su 94,700 Mhzv All'amministrazione il compito di spegnere le luci pubbliche del centro v Ai cittadini di spegnere le luci di casa, sintonizzare la radio su Radio Fujiko, metterla alla finestra, e poi scendere in strada, nella strada buia, magari di accendere l'autoradio della macchina se è parcheggiata sotto casa
Ai commercianti, agli esercenti, a tutti quelli che hanno una vetrina o un'insegna luminosa di lasciarla spenta
Ai locali aperti di sintonizzare le loro radio su Radio Fujiko
A chi viene da fuori di portare una radio a pile e di camminare verso la piazza
A Paola di leggere, da un rifugio segreto, dentro le parole, dentro la memoria del dolore
All' Angelo Garagnani, intanto, di fare del pane, caldo, per dopo, che fuori c'è freddo e all' Angela dell'osteria Porta Castello di fare del brodo, forse o del vino A tutti di ascoltare e camminare, cercare qualcosa che è assente, presente soltanto dentro la memoria del freddo, del buio

dalle 22,00 alle 23,00 NELLA NOTTE, NELLA NEBBIA
A Buena Vista Cineclub il compito di proiettare, nella piazza di Bazzano, "Notte e nebbia" di Alain Resnais
Il pane caldo di Garagnani, il brodo o il vino di Porta Castello

fino alle 24,00 NEL DOPO verso il sonno, ancora, di nuovo

Per informazioni www.teatrodelleariette.it


L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -