Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Attorno ai ragazzi    
Il Teatro Due Mondi cerca con la rassegna Intrecci un punto di contatto col mondo dei ragazzi.      
Faenza (Ra), Luoghi vari. Dal 10 al 27 gennaio.
di Redazione LifeGate Teatro
     

FAENZA (RA) - Il Teatro Due Mondi, in collaborazione con Comune di Faenza, Provincia di Ravenna e Regione Emilia Romagna presenta una breve rassegna che durante gennaio intreccerà il teatro col mondo dei ragazzi. Un programma di avvicinamento e di reciproca conoscenza attraverso opere non specificamente concepite per un pubblico giovane, ma ad esso legate per molti aspetti contingenti.

E Intrecci è proprio il titolo della rassegna che si apre sabato con Frammenti divini di un viaggio all'Inferno, monologo di Mario Barzaghi, realizzato in collaborazione con Alberto Grilli.

Quest'ultimo firmerà invece la regia de Il viaggio compiuto di e con Marco Boschi e Daniela Morelli, in scena martedì 13.

Prosegue invece il suo tour nelle scuole italiane il divertente lavoro di Magda Siti Exproff (Non mi raddò - Non mi raccapezzo), diretto da Stefano Vercelli, che sarà allestito in un'aula della Scuola Elementare Pirazzini di Faenza sabato 17.

Attesissimo è invece il debutto in prima nazionale (lunedì 19 e martedì 20) di Maggio '43 di Davide Enia, lavoro che in forma di studio ha convito le platee festivaliere di quest'estate.

La Libera Compagnia Indipendente Sauro Rossi allestirà il suo Madame M. (23 - 24 gennaio), mentre a chiudere sarà ancora Alberto Grilli e la sua Compagnia La Torretta con Fragili Aeroplani.

Per informazioni: www.teatroduemondi.it

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -