Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Milano per una nuova scena    
Il progetto Scena Prima cresce e fa del capoluogo lombardo un cantiere "realmente" in movimento.
Milano, teatri Elfo, Verdi e Crt. Dal 2 al 21 dicembre.
     
di Gian Maria Tosatti      

Crescono gli artisti, ma crescono anche i progetti e le strutture che li dirigono. E' questo il caso di Scena Prima, rassegna annuale, nata nel 1995 dalla collaborazione di Regione Lombardia con i teatri milanesi Elfo, Crt e Verdi. Anno dopo anno questa vetrina ha avuto come idea centrale quella del monitoraggio delle giovani compagnie lombarde per creare occasioni di scambio e di incontro con il pubblico.

Quest'edizione tuttavia cambia forma e ci pare lo faccia con grande attenzione, andando a cogliere nel segno di un problema fondamentale nel modo del giovane teatro, cioè il passaggio dallo stato di emersione a quello del consolidamento professionale dei gruppi. Dopo essersi dunque occupato di questa prima fase, il team che guida l'iniziativa ha individuato tre realtà particolarmente meritevoli, segnalatesi nelle due precedenti edizioni, per passare con loro ad un livello superiore di collaborazione tra istituzioni ed artisti.

A ciascuno dei gruppi Nudoecrudo Teatro, Compagnia Teatrale Dionisi e Teatro Equilibrista sarà affidato il tutorato di una delle tre strutture che partecipano al progetto. Questa fornirà alla compagnia l'assistenza per poter sviluppare gli strumenti di una professionalità individuale.

Uno dei momenti principali del progetto è però quello dedicato alla presentazione, che quest'anno è integrata nelle stagioni dei tre teatri, per favorire un contatto più diretto con il pubblico.

Al Verdi debutta martedì Disco '80 - Educazione sentimentale e monopolio televisivo, un'opera che affonda nell'identità di una generazione formatasi nel decennio più controverso della storia recente.

Il CRT Salone presenterà, invece, dal 9 al 14 dicembre, Natasha, di Teatro Equilibrista, spettacolo centrato sul tema della democrazia e del dissenso, "partendo dal criminoso colpo di stato del presidente russo Eltsin avvenuto nel 1993".

Ultimo il linea cronologica è Nudoecrudo Teatro che chiude questa edizione di Scena Prima, portando in scena al Teatro dell'Elfo dal 16 al 21 dicembre Sulla pelle - Remix teatrale dell'Antigone tra il contro G8 e il grottesco quotidiano e aprendo solo il 21 le porte al suo nuovo studio Sull'Italia calavan le bombe... Diario sorprendente della resistenza di un'adolescente, per comporre un dittico sulla storia del nostro Paese. Segnaliamo con particolare interesse dunque questi lavori per la loro appartenenza ad un progetto che realmente pare abbia la possibilità di incidere sul panorama teatrale contemporaneo la cui carenza principale sta appunto nel tessuto connettivo tra istituzioni e giovani gruppi, nel dialogo che potrebbe portare ad un'autonomia professionale di questi ultimi e alla conseguente possibilità di realizzare percorsi più impegnativi. Per informazioni: www.lombardiacultura.it


L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -