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Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
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Mobilitazione generale
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Un'intera città in movimento nel Progetto Petrolio diretto da Mario Martone per il Mercadante.
Napoli, luoghi vari. Fino a febbraio. |
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di Gian Maria Tosatti
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NAPOLI - La prima stagione del Teatro Mercadante - Stabile di Napoli compie il primo passo significativo con l'avvio del Progetto Petrolio, curato da Mario Martone. Un'iniziativa di grande portata, mirata a coinvolgere decine di artisti e gruppi teatrali del nostro Paese e non solo.
Non si tratta di provare a mettere in scena il testo pasoliniano, come specifica Martone, ma di partire da esso, di dialettizzarlo, di continuarlo forse. Così molte realtà del panorama teatrale e cinematografico si sono incontrate per dialogare e costruire una sorta di detonazione artistica che si generasse nel centro originario costituito da Pier Paolo Pasolini, chiave di lettura per affrontare e decodificare i fenomeni del mondo contemporaneo, e spandesse la sua influenza come un'onda d'urto attraverso tutta la zona urbana di Napoli.
Tra novembre e febbraio si consumeranno dunque i fuochi di 60 giorni di spettacoli, performance, mostre, video, film, incontri, convegni in 18 spazi per 30 titoli in programma.
Sette iter, rispettivamente intitolati la guerra, l'Italia, mutamenti, Pasolini, gennarielli, Roma e il cinema, si intrecceranno per costituire il percorso dello spettatore, coinvolgendo luoghi sparsi per la città, strutture che agiscono sul territorio e artisti differenti come l'Accademia degli Artefatti, Giuseppe Bertolucci, Carlo Cerciello, Fabrizio Gifuni, Davide Iodice, Antonio Latella, Motus e tanti altri.
Non resta dunque che vedere cosa ne uscirà da questo cantiere a cielo aperto che già in partenza ha il merito di aver promosso una mobilitazione generale in grado di far emergere l'anima teatrale dalla strade di un'intera città.
Per informazioni più dettagliate sul programma: [email protected] o tel. 081.5524214 - 081.5510336 |
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
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Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
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