Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 27
Dal 10/03/2025
al 17/03/2025


Aggiornato il lunedì sera







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Raccordi fra teatro e letteratura    
Una nuova edizione di Raccordi tra non-spettacoli e avvicinamenti letterari.
Roma, Casa delle Letterature. Fino al 26 giugno.
     
di Gian Maria Tosatti      

ROMA - Nella capitale si conferma un appuntamento di particolare interesse "Raccordi", ospitato dalla Casa delle Letterature. Anche quest'anno un affondo rapido nel mondo di proposte singolari, non definitive, vitali dal mondo delle arti performative in "raccordo" con la letteratura contemporanea. In questa terza edizione la novità principale sta nel cambiamento di orizzonti, da quelli italiani delle precedenti al confronto presente con scrittori stranieri.

Una rassegna che ha più il carattere di una serie di incontri, di approfondimenti o variazioni a partire da romanzi o temi legati alla ricerca letteraria.

Dopo i primi appuntamenti, che hanno visto tra gli altri l'evento conclusivo dell'omaggio che la capitale ha dedicato a Giovanni Testori, una fitta trama di appuntamenti si presenta all'attenzione del pubblico fino alla fine di giugno.

Molte compagnie interessanti della nuova scena apriranno al pubblico i propri confronti con altrettante opere in letture, performance, istallazioni.

In ordine di tempo si comincia questa sera con delle letture freudiane sul tema della guerra a cura di Gabriella Ripa di Meana.

Un appuntamento di grande interesse sarà quello che giovedì 29 maggio vedrà impegnato Enzo Cosimi e la sua compagnia di danza con Surf boy, un progetto istallazione ispirato a The wild boys di William Borroughs sulla musica di Brian Eno.

Ancora danza il 4 giugno con Catia della Muta e i suoi Esercizi a partire dalla Trilogia della città di K. di Agota Kristof, cui farà seguito The body artist di Zimmerfrei, lettura da Don DeLillo con Anna Rispoli e Anna de Manincor.

Un concerto recital prodotto dal Teatro Metastasio di Prato sarà l'omaggio a Senghor intitolato Ostie Nere. Mercoledì 18 giugno un evento di particolare interesse sarà l'incontro, preceduto da una tavola rotonda, con la scena di San Francisco.

La chiusura è affidata a tre compagnie romane. Il 23 l'Accademia degli Artefatti presenterà Observatory Mansion, letture in forma di istallazione da Edward Carey, e di seguito la compagnia di danza Sistemi Dinamici Altamente Instabili presenterà un altro passo delle sue "particelle elementari" con Hapax.

Fattore K. il 26 metterà il sigillo sulla rassegna con Il banchiere anarchico da Pessoa. Durante tutto il periodo di 'Raccordi' sarà allestita la mostra fotografica di Francesco Galli "Nella vasca dei pesci chesognano - immagini di teatro".

Per informazioni: www.casadelleletterature.it

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -