Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Miniature shakespeariane    
Andrea Taddei costruisce una sintetica trilogia dai capolavori del Bardo.
Milano, Teatro Litta. Fino al 15 giugno.
     
di Gian Maria Tosatti      

MILANO - Fino al 15 giugno al Teatro Litta è in scena un evento particolare. La polimorfica genialità teatrale di Andrea Taddei dà vita ad un trittico in miniatura di classici shakespeariani. Tre piccoli Shaxpeare è il titolo di questo "triple bill" cui danno vita gli attori del Litta. A partire dal già noto Minimacbeth, bignami in mezz'ora della tragedia shakespeariana giocato sui ritmi di una sintesi strutturale strettissima eppure equilibrata, si compirà un viaggio che andrà a toccare i principali testi del Bardo poco più di un'ora.

Sonnellino di mezz'estate dichiara già nel titolo la sua natura "in minore" della commedia onirica per eccellenza, di cui non sarà rispettato qui l'intreccio, quanto lo spirito. Quasi uno spot invece per Amleto all'osso, presentato da un solo attore in forma di sfogo.

Il regista e autore racconta così questo singolare esperimento: "Quello che noi chiamiamo Shakespeare, è la tradizione teatrale per eccellenza. Non esistono, infatti, testi scritti di suo pugno; le sue opere sono state ricostruite a partire dai copioni degli attori che ne hanno recitato i personaggi. Chi lavora in teatro sa quanta forza acquisti un testo dopo essere stato rappresentato, quanto il confronto col pubblico e il mestiere perfezionino la drammaturgia. Shakespeare è di tutti perché parla attraverso il contributo di generazioni di teatranti che negli anni, nei secoli, gli hanno dato voce e corpo.

Shakespeare è una miniera alla quale il teatro ha attinto a piene mani. Innumerevoli sono le messinscene, le rivisitazioni, i tradimenti delle storie che ci ha raccontato. Il nostro contributo al genio di Stratford-upon-Avon è questo divertissement sul tema di sue tre opere celeberrime alle quali ci siamo ispirati per portare in scena storie d'amore, di violenza , di fantasia come da sempre gli attori fanno. Piccoli episodi non solo perché brevi, ma, anche, a sottolineare il carattere di umile omaggio alla grandezza del Bardo". Per informazioni: www.teatrolitta.it


L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -