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Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
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Imparare l'Indisciplina. |
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Approdano a Milano le Lezioni di Indisciplina tra musica e arte ed Economia.
Milano, Teatro Strehler. 25, 26 maggio. |
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di Gian Maria Tosatti
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Dopo la sessione romana tornano le Lezioni di Indisciplina a Milano e ad ospitarle sarà il Piccolo Teatro.
Questo progetto, nato dalla possibilità di conciliare i diversi aspetti di una società multiforme che rischia di diventare sempre più disorganica è si presenta come un particolare simposio errante che, ospitato da istituzioni di grande prestigio come l'Università di Roma "La Sapienza" o appunto il Piccolo di Milano, fonde la pratica artistica con le leggi dell'economia.
Le Lezioni di Indisciplina, infatti "nascono dall'idea di concepire l'economia come gesto e l'arte come "la parte eccellente dell'economia".
A portare il loro contributo riguardo nelle diverse sfaccettature di questo tema sono professionisti e professori la cui esperienza è strettamente legata ai campi economici ed artistici.
Molte le presenze interessanti che parteciperanno all'incontro del 25 e del 26 maggio, incontro che come di consueto non avrà nulla di usuale.
Moderatore di entrambe le giornate sarà Philippe Daverio, mentre tra i partecipanti vanno nominati almeno Alda Merini, l'economista Paul de Sury, Pierangelo Dacrema, Moni Ovadia, Enrico Ghezzi, Peppe Servillo ed Eugenio Bennato. Ma moltissimi ancora saranno le presenze che si interrogheranno sull'essenza e la necessità dell'Indsciplina e sulla sua prolifica applicazione nel tessuto sociale.
Michelangelo jr assieme a Captain Pierangelo Dacrema & The rule-breakers gang animeranno poi le serate, il cui incasso sarà devoluto a Waves "World Association of Volunteers for Emergency and Solidarity onlus".
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
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Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
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