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Dialogo settimanale su teatro e danza.
ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024 al 25/11/2024
Aggiornato il lunedì sera
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Nei luoghi dell'origine |
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Il Teatro delle Ariette riporta a casa i suoi lavori dopo il successo nazionale ed europeo.
Castello di Serravalle (BO), Deposito Attrezzi, via Rio Marzatore 2781. Dal 13 al 30 marzo.
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di Gian Maria Tosatti
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Nei luoghi dell'origine.
Il Teatro delle Ariette riporta a casa i suoi lavori dopo il successo nazionale ed europeo.
Castello di Serravalle (BO), Deposito Attrezzi, via Rio Marzatore 2781. Dal 13 al 30 marzo.
di Gian Maria Tosatti
"Dopo tanto viaggiare torniamo a casa, nel cuore dei nostri campi, alle nostre radici, nel luogo dove è cominciata questa strana avventura di contadini-attori, nel nostro Deposito Attrezzi, l'edificio rurale per il teatro che abbiamo costruito con le nostre mani e coi nostri soldi. Torniamo alla patria dei nostri sogni.
Il Teatro da mangiare? ha superato le 250 repliche e ci ha portato in giro per tutta l'Italia e non solo. Negli ultimi mesi siamo stati a Napoli, Mantova, Benevento, Lecce, Berlino, Roma, Milano, Udine, Pavia, Genova, Arezzo e in mezzo a tutto questo viaggiare è nato il Teatro di terra la nostra ultima produzione che ha debuttato nel luglio scorso al festival di Volterra. Un altro passo della nostra ricerca teatrale e di vita, altre domande sulla guerra, l'amore, la terra, il cibo, il mondo piccolo e il mondo grande. Chi l'avrebbe detto che una esperienza così piccola si sarebbe confrontata con un mondo così grande?"
E' così. Quello del Teatro delle Ariette può essere definito come un exploit formidabile, che in questi ultimissimi anni ha proposto una visione di teatro concretamente altra. Due spettacoli di grande impatto emotivo hanno conquistato infatti le platee nazionali ed europee con un unico racconto semplice, biologico si potrebbe dire perché parla della necessità ad una vita a contatto con la natura e le sue leggi, con la terra, gli animali, gli uomini. Due lavori che mescolano, in una "ricetta" dallo straordinario equilibrio, biografia e drammaturgia, in un impianto dalla vibrante verità, che fonda la sua forza nel rigoroso rispetto delle regole della scena, saranno dunque ripresentati nel luogo in cui hanno visto la genesi, il Deposito Attrezzi della fattoria delle Ariette, in cui la compagnia vive e lavora nei campi dal 1989.
Aprirà Teatro da mangiare? in scena da giovedì 13 a domenica 16 marzo, per poi lasciar spazio all'ultimo spettacolo, Teatro di terra che resterà in scena fino al 30.
Da non perdere.
Per informazioni: http://web.tiscali.it/leariette
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L’ultimo numero di LifeGate Teatro
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Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione.
Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -
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