Dialogo settimanale su teatro e danza.

ANNO 2025 NUMERO 12
Dal 18/11/2024
al 25/11/2024


Aggiornato il lunedì sera







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Ritratti attraverso i secoli e le scritture    
Dalla tragedia al Romanticismo le cinque eroine protagoniste dell'ultimo spettacolo del Lenz.
Parma, Lenz Teatro. Sabato 8 marzo.
     
di Gian Maria Tosatti      

PARMA - Nelle viscere dell'universo femminile, nelle sue possibilità di suono più alto, acuto o profondo. Lenz Rifrazioni, costruisce un percorso a perdersi tra le eroine tragiche e prima ancora tra le tragedie delle eroine. Pentesilea, Ecuba, Elena, Ifigenia, Margrete sono le figure centrali di Ritratti per l'8 marzo, un lavoro che si propone di percorrere le corde del dolore di donne i cui interrogativi hanno attraversato i secoli e le loro scritture.

Cinque destini tragici legati all'amore e al suo paradosso scorrono tra le parole di Euripide, Kleist e Goethe, cinque femmine che lottano contro le loro parole e da esse si fanno consumare. La dannazione della bellezza per Elena, la disperazione di Pentesilea dopo aver fatto a pezzi l'amato Achille, la follia di Margrete abbandonata da Faust, la vendetta di Ecuba e l'anelito titanico dell'Ifigenia goethiana sono i nuclei drammaturgici elaborati da Francesco Pititto per quattro attrici storiche del Lenz, Sara Monferdini, Elisa Orlandini, Sandra Soncini e Barbara Voghera, dirette da Maria Federica Maestri e musicate da Adriano Engelbrecht.

Cinque figure di donne per indagate per le celebrazioni dell'8 marzo, che la Maestri vede "rioriginate dalla modernità linguistica di Euripide, rifondate dalle traduzioni romantiche di Kleist, rigenerate dalla violenza del verso tedesco di Goethe, si intonano nell'affresco indistrutto del tramonto epocale del potere matriarcale".

Lo spettacolo, dopo il debutto al Teatro Lenz, replicherà al Liceo Classico "G.D. Romagnosi" di Parma il 19 marzo, al Teatro P.P.Pasolini di Monticelli Terme il 21 e all'Auditorium Corte di Giarola, Collecchio il 28 dello stesso mese.

Per informazioni: 0521-270141.

L’ultimo numero di LifeGate Teatro
Pubblichiamo oggi, 30 marzo 2005 l’ultimo numero di LifeGate Teatro, settimanale di teatro e danza che per due anni e mezzo ha compiuto la sua attività editoriale all’interno del progetto LifeGate. Sono stati mesi importanti per noi. Abbiamo cercato di cambiare il modo di fare giornalismo teatrale. Di rifondare la critica italiana cercando di capire quale fosse il suo ruolo in questo presente storico. La nostra sfida non era riuscirci. Era provarci. E forse ci abbiamo provato piuttosto bene.
On-line rimarranno gli archivi di questi due anni. Il lettore “postumo” potrà trovarvi le tracce del nostro lavoro e certamente dei contributi utili alle sue ricerche sul teatro italiano contemporaneo.
Per il numero di chiusura avevamo chiesto ai nostri lettori di scrivere qualcosa su di noi. Alcuni lo hanno fatto. E pubblichiamo i loro piccoli, ma importanti, contributi nei due articoli intitolati Bon nuit. Altri, davvero molti, hanno preferito mandarci messaggi di carattere più strettamente personale, che scegliamo di non pubblicare. Ma li ringraziamo tutti. Quelli di cui riportiamo i commenti e quelli, troppi per poterli citare, di cui conserveremo gli appelli alla resistenza, che per noi sono stimolo di trasformazione. Per chiudere ci sembrava infine giusto puntare ancora una volta l’obiettivo su un problema centrale, quello che ha dato vita due anni e mezzo fa a questa rivista, ovvero la necessità di esigere di più dalla critica italiana. E un dovere degli artisti e noi ad essi ci rivolgiamo.
- Redazione Teatro -