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Alla scoperta del Documentario: una proposta formativa da Dropout  
Il Film Documentario, così interessante nel suo realismo, è praticamente sconosciuto in Italia. Dropout, con la prima scuola del documentario, si propone una formazione in questo specifico campo.      
L'inaugurazione, festosa e interessante, è stata il 9 ottobre a Milano.
di Sergio Ragaini
     

Il film documentario: questo sconosciuto, almeno in Italia.
Mentre, infatti, altrove in Europa (e nel mondo) questo genere è particolarmente apprezzato, in quanto "vero" (vale a dire non legato alla fiction), l'Italia è purtroppo legata ancora ad un modello di documentario come servizio educativo o appunto documentativo, spesso noioso, ma senza qualcosa che possa avvicinarsi, per interesse e capacità di catturare l'attenzione, ad un film, dove la storia è studiata "ad arte" per questo motivo. Ma, forse grazie ai bellissimi lavori di artisti quali Michael Moore, anche in Italia l'interesse per questo genere così vero sta prendendo piede. E sempre più si avverte l'esigenza di formare dei "documentaristi".

Dropout, struttura e Casa di Produzione Cinematografica impegnata dalla sua creazione (nel 2000) nella produzione di lavori a sfondo sociale, e nell'offrire corsi formativi di qualità nel campo dell'immagine (dalla sceneggiatura al montaggio), si lancia quest'anno in questa avventura, nell'offrire quindi anche una Scuola di Documentario. Il corso, che prende il via quest'anno, si preannuncia interessante, per contenuti e proposta complessiva. La sua durata è annuale (900 ore complessive), ed è diviso in varie parti. La prima, della durata di circa due mesi, è la cosiddetta "area comune", in cui si metteranno a punto elementi quali la teoria e la pratica della ripresa documentaristica, e dove si affronterà il documentario anche da un punto di vista storico.
La seconda fase è invece specialistica, nelle tre aree di sviluppo di un film documentario (progettazione, riprese audiovisive e sonore, post produzione o montaggio).
Infine, è previsto un tirocinio di circa due mesi in una struttura specializzata in produzioni audiovisive.

Dropout ha festeggiato il varo del primo corso di questa scuola con una giornata aperta del documentario, tenutasi sabato 9 ottobre 2004, durante tutto il giorno.
La giornata è iniziata alle 11 con un incontro sul tema del documentario in Italia. All'incontro hanno partecipato i registi Ugo Gregoretti e Andrea Caccia, il critico cinematografico Luca Mosso e Silvano Cavatorta, fondatore del gruppo di produzione cinematografica "Filmmaker".
La giornata è poi proseguita con la proiezione di diversi lavori documentaristici a sfondo sociale. In una delle sale della sede sono stati proiettati i lavori di produzione dropout, riguardanti temi sociali quali la Palestina, i Rom, la crisi della Fiat e lo sciopero degli autoferrotranvieri dello scorso anno.
In un'altra sala, invece, sono stati proiettati lavori documentaristici di grande interesse, già mostrati durante il recente Festival "Altrocinema" 2004: "Surplus", di Erik Gandini e "The big one", di Michael Moore (entrambi da me recensiti per questa struttura in passato).
Durante la serata è stato proiettato il bellissimo "Citizen Berlusconi", di Susan Gray.
La giornata è stata anche una piacevole occasione per mostrare al pubblico la sede di Dropout, la sua funzionalità e le sue potenzialità.
Una giornata informale e piacevole. Che si spera un positivo preludio per un inizio di qualcosa di nuovo ed interessante. Un augurio, quindi, a Dropout perché la Scuola possa mantenere le premesse della vigilia, formando documentaristi preparati e carichi di entusiasmo. E per un futuro sempre più luminoso.

Osservazione: buona la proposta, alto il costo.
La Scuola appare partire nel migliore dei modi: docenti preparati ed una struttura che sembra adeguata, oltre ad un percorso formativo che risulta ben studiato, ed aperto ad ogni esigenza specifica.
Unico neo appare il costo del corso. Senza finanziamenti relativi, i costi sono alti. Ed infatti, la cifra di circa 3000 euro non è di certo bassa. È vero, la qualità della proposta è piuttosto buona. Ma purtroppo una simile cifra taglia inevitabilmente fuori diversa gente, su basi di censo economico.
Speriamo che, per gli anni a venire, qualche finanziamento possa far scendere il costo del corso.
Diversamente, forse, potrebbe convenire farsi un giro (anche solo telematico) e prendere qualche informazione al di fuori dei confini italiani. Dove il rapporto qualità / prezzo potrebbe essere, forse, più vantaggioso.

Riferimenti:
Dropout - Via Mecenate 76/32 - 20138 Milano
Tel: 02.45498705 - e-mail: [email protected] - web: www.centrostudicinematografici.it.
E' consigliabile anche una visita alla sede dell'Associazione. In tal modo si avrà anche accesso alla fornita mediateca, con possibilità di visionare, oltre alla produzione documentaristica di Dropout, anche diversi lavori storici di grande valore e rarità.

Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni. Info: Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected] Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
Addio Janet Leigh
"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960. Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni". È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'.