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Venezia, il leone d'oro, la bravura degli attori, il coraggio dei registi, il dolore del mondo  
61.esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.      
11 settembre, il giorno della premiazione
di Stefano Carnazzi
     

La Giuria della 61ma Mostra d'Arte Cinematografica ha assegnato il Leone d'Oro al film "Il segreto di Vera Drake" del regista inglese Mike Leigh.

Il Gran Premio della Giuria, Leone d'Argento, è andato a "Mare dentro", di Alejandro Amenabar (Spagna). Per la migliore regia, il Premio speciale della Giuria (Leone d'Argento) è andato a "Binjip-3 iron" (La casa vuota), di Kim Ki-duk (Corea Sud).

La storia raccontata da Mike Leigh (due Palme d'Oro a Cannes,con "Naked" e "Segreti e bugie") e interpretata da Imelda Staunton è intima e commovente, senza perdere il contatto con realtà ben descritta della Londra del dopoguerra. E' la storia di una donna, di umili condizioni, che aiuta da molti anni giovani donne bisognose ad abortire, in segreto. Lo fa per compassione, senza chiedere compenso (non sapendo che la sua amica d'infanzia le fa da "agente", sfruttandola). Il segreto di Vera è scoperto, e la donna verrà condannata, il 10 gennaio 1951, alla reclusione. Se il film vale soprattutto per l'autentico senso drammatico, ovviamente il tema si presta ad una discussione sull'aborto illegale.

E sul dolore del mondo.

Amicizia tradita, aborto, sono temi dolorosi, che a Venezia sono andati sul grande schermo, a ritrarre, interpretare, forse esorcizzare, proprio il dolore del mondo.

Una chiave di lettura giustamente già colta da Franco Pecori: "Ma quanto dolore. Sofferenze di ogni tipo, fisiche e morali. Coppie e famiglie in crisi, malattie incurabili, voglia di eutanasia, disperati aborti, imbarazzanti reincarnazioni, bambini alla mercé della violenza e della storia, donne vendute al mercato, case dal vuoto incolmabile, metropoli piene di angoscia. Impressionante il contenuto dei film in concorso".

Proprio per questo la bravura degli attori, la cifra espressiva dei registi, è stata fondamentale. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è andata all'attore spagnolo Javier Bardem, per il film "Mare dentro" di Alejandro Menabar. L'attore spagnolo aveva già vinto una Coppa Volpi nel 2000, con il film "Before Night Falls" (prima che venga la notte), di Julian Schnabel. Bardem interpreta il ruolo di un uomo che, con la passione del mare dentro di sé, è costretto alla paralisi a causa di un incidente proprio nel mare. E chiede con dignità di poter staccare la... spina della propria vita.

La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile è stata vinta da Imelda Staunton, sempre per "Il segreto di Vera Drake". La Staunton, la cui bravura ha "lasciato senza parole" molti critici, è un'apprezzata attrice di teatro. Nel cinema ha recitato come caratterista in "Shakespeare in Love", "Ragione e sentimento", "Molto rumore per nulla".

I premi di Venezia 61 sono stati scelti dalla giuria, presieduta dal regista inglese John Boorman, così composta: Wolfgang Becker (Germania, regista); Mimmo Calopresti (Italia, regista); Scarlett Johansson (Usa, attrice); Spike Lee (Usa, regista); Dusan Makavejev (Serbia-Montenegro, regista); Helen Mirren (Gran Bretagna, attrice); Pietro Scalia (Italia, montatore); Xu Feng (Cina, produttrice).

Un'ultima... nota.

Al mago dei musical Stanley Donen è andato il Leone d'Oro alla carriera. Il regista americano, celebre per "Cantando sotto la pioggia" (1952), "Arabesque" (1966), "Cenerentola a Parigi", ha risposto: "Volete sapere qual'è la magìa del musical? Bene, sarebbe molto meglio se potessi cantarvi la risposta!".

Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni. Info: Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected] Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
Addio Janet Leigh
"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960. Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni". È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'.