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Locarno: brillano i valori    
Il festival di Locarno rimane un punto di osservazione da cui guardarsi intorno per scoprire e riflettere sul senso della vita, curiosando tra "sapori" sconosciuti.La possibilità di incontrare attori, registi, produttori, in una mescolanza di lingue e generazioni, ha fatto di questo evento una vera e propria festa, in un'atmosfera molto viva e tutta speciale.      
di Gloria Sobrito      

        
Festival libero e indipendente, giunto alla 56ma edizione, ha confermato la propria vocazione dando voce alle cinematografie emarginate, come quella cubana, o argentina.

"Non ci sono grandi star ma valori diversi": questa dichiarazione d'intenti del Direttore artistico del Festival di Locarno, Irene Bignardi, è stata rispettata grazie alla sezione "Human rights" che ha messo l'accento sui valori più profondi dell'uomo e della sua dignità.

Le star hanno comunque fatto la loro comparsa in piazza Grande, da sempre luogo centrale della festa, riuscendo a brillare, visibilissime, malgrado le calde notti di luna piena. Due avvenimenti hanno fatto saltare sulle (scomode) sedie il pubblico della Piazza: la proiezione di "Cremaster III" e il Pardo d'onore dato a Ken Loach che non ha risparmiato le bordate contro la coalizione Bush-Blair-Berlusconi e l'attacco in Iraq.

Per il resto, il perno della manifestazione è rimasto il concorso internazionale che ha unito le voci di 17 nazioni diverse, in un unico coro inneggiante al cambiamento. Cambiamento della società, cambiamento di un'unica persona che contribuisce a migliorare il destino di un'umanità dolente e perduta. Ecco allora i ritratti, commoventi e toccanti, di Elisabeth Kubler Ross e di Susan Tom, due donne che col loro esempio hanno indicato un modo per uscire dall'isolamento e per costruire un mondo migliore.

Infine l'accostamento di due arti, cinema e jazz - non a caso nate entrambe nello stesso periodo storico - ci ha deliziato con le colonne sonore, biografie e cartoons nella sezione "All the jazz".

Per chi non c'era, per chi era distratto, per chi era in vacanza, l'appuntamento è a Milano dall'8 al 16 settembre, per assaporare il menù speciale e gustare il sapore cinematografico di tante novità: i film del 56esimo festival internazionale di Locarno saranno offerti in anteprima a Milano nella rassegna "Frontiere" (Agis Lombardia - Comune di Milano).

Speciale Lifegate.it: schede, link e approfondimenti...

Gloria Sobrito


Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni. Info: Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected] Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
Addio Janet Leigh
"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960. Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni". È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'.