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Tony McPhee, lo storico leader dei Groundhogs    
McPhee è lo storico leader dei Groundhogs, una tra le band più significative del movimento British Blues, nata intorno alla metà degli anni Sessanta ed impegnata, inizialmente, ad accompagnare l'americano John Lee Hooker nelle varie peregrinazioni europee.      
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Chitarrista dotato di una tecnica eccezionale ma orientato verso sonorità più rock, ha condotto i Groundhogs ad abbandonare progressivamente quella veste "americana" per vestire i panni di un blues rock aggressivo e politicamente motivato, come era tendenza all'epoca in Gran Bretagna. La band ha siglato alcuni episodi vinilici che sono vere e proprie pietre miliari del blues pop britannico, 'Blue Obituary' e 'Thanks Christ for the Bomb' sopra tutte, ma soprattutto le prove solistiche del leader Tony McPhee sono assai degne di nota.

Con alla base un suono scarno ed essenziale, dalle profonde convinzioni blues, si fa largo l'impetuoso e originale stile alla chitarra di McPhee che sicuramente deve molto a Hendrix, non tanto per questioni stilistiche quanto per la predisposizione a saltare a piè pari i vincoli precostituiti e le strutture ormai riduttive del blues revival.

Tra i tanti campioni della chitarra elettrica, McPhee è penalizzato dalla mancanza di un adeguato riscontro commerciale che gli consenta di elevarsi alla notorietà dei grandi dello strumento, come meriterebbe; per contro, lo status di musicista underground è ciò che gli consente di rimanere per lungo tempo rigoroso nelle proposte, estraneo alle tentazioni di facili accomodamenti e compromessi. Il chitarrista reperisce l'originalità della propria essenza non tanto in ambiti innovativi o sperimentali, quanto nel singolare contrasto tra una scrupolosa, e quasi testarda, ricerca timbrico melodica e la propensione a liberare il suono in modo spregiudicato.
Altre info:
http/digilander.libero.it/freerock/end-ofthe-game/groundho.htm

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Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni. Info: Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected] Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
Addio Janet Leigh
"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960. Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni". È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'.