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Sul grande schermo di LifeGate.
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2046 |
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Sulla base della qualità dell'opera di Wong Kar-Wai, 2046 è stato selezionato a Cannes senza essere stato visto, in fede. |
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regia di Wong Kar-Way
Con Tony Leung
Hong Kong, 2004
2h00
di Gianluca Sferlazzo
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Del resto, non si tratta di una storia in senso stretto, o di un'idea visiva né tanto meno di un racconto. Per parlare di questo film dovremmo piuttosto scegliere la metafora del viaggio. Anzi, nessuna metafora ma il "viaggio" tout court. 2046 è un viaggio.
Di tanto in tanto, un treno parte per 2046. La destinazione non è ben chiara. L'intenzione di chi viaggia è invece ben precisa: recarsi nel futuro per ritrovare il passato e i ricordi perduti con esso.
Questo trip, quest'utopia romantica, nasce negli anni Sessanta dall'immaginazione di uno scrittore (lo stesso personaggio interpretato da Tony Leung in In the Mood for Love, tra l'altro nella stessa epoca), chiuso nella camera numero 2046 di un albergo, per scrivere un romanzo (intitolato 2046) che ha per tema principale la ricerca di una chimera per ricostruire il mondo perduto.
Differenti donne circondano lo scrittore - una prostituta, una giocatrice, la figlia del proprietario dell'hotel, la centralinista - tutte bellissime, tutte alla ricerca di qualcosa a cui lo scrittore non è in grado di far fronte...
Visibilmente non finito, 2046 potrebbe sembrare il seguito di In the mood for love ma si rivela invece una delle possibili continuazioni: un non-luogo verso cui si dirige e dove alla fine atterra, di volta in volta prigione oppure fonte di vita e libertà. Un sogno ad occhi aperti che mescola amore, tempo, creazione artistica.
Cento anni dopo Marcel Proust, un altro ritratto d'artista alla ricerca del tempo perduto. Questa volta però nel futuro.
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Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
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Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni.
Info:
Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected]
Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
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Addio Janet Leigh
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"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960.
Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni".
È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'. |
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