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Sul grande schermo di LifeGate.
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Notre Musique - Jean-Luc Godard
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Cannes 2004 (Francia-Svizzer 2004) |
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Tre parti, tre “regni”, chiamati rispettivamente, Inferno, Purgatorio e Paradiso, compongono l’ennesimo film di Jean-Luc Godard presentato nella selezione ufficiale di Cannes tra i film avvenimento fuori concorso.
di Gianluca Sferlazzo
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Un film che fin dal titolo si presenta come una sinfonia che dovrebbe essere la nostra per l’appunto, di noi europei.
L’inizio è l’inferno, composto da varie immagini a colori o in bianco e nero, mute, o piuttosto sorde. Sordomute immagini di guerra associate senza nessun ordine di tipo cronologico o storico: carri armati, aerei, navi da guerra e chiaramente esplosioni, combattimenti, esecuzioni, paesaggi devastati solcati da popolazioni di profughi, città distrutte...
L’inferno di Notre Musique è reale come lo spettacolo di morte che è diventata la Storia mediatizzata e pubblicizzata dall’informazione. Si tratta insomma di un condensato degli ultimi quindici anni del lavoro di Godard, consacrati alla realizzazione di una sua, personale, Storia del Cinema.
La parte più corposa del film, quella che ci porta nel cuore della “nostra Europa” madre di tutte le sinfonie è Sarajevo, il Purgatorio, luogo geografico e storico, città di rovine e memoria, babele poetica in cui si incrociano le traiettorie dei poeti contemporanei Mahmoud Darwich e Juan Goytisolo, dei riferimenti di Frantz Kafka e Hanna Arendt e di eroi immortali come Toro Seduto davanti ad un ponte in ricostruzione...
Terzo e ultimo capitolo, canto o regno che dir si voglia, il Paradiso di Notre Musique ci mostra una ragazza, già vista nel Purgatorio, che sembra aver trovato la pace su una piccola spiaggia. Un Paradiso utopico e ironico ma talmente realistico da essere difeso da alcuni marines americani...
E la musica? Notre musique è musica fin dal manifesto del film che ha fotografato i piedi di una donna in procinto di scendere le scale…si direbbe a passo di danza, di musica, come quella che il film vuole dare ad ascoltare ma anche a condividere: Thelonius Monk, Arvo Part, Sibelius, Komitas e Meredith…
Insomma, per parafrasare un titolo di un suo vecchio film, Une femme est une femme, Godard è sempre Godard! |
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Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
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Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni.
Info:
Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected]
Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
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Addio Janet Leigh
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"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960.
Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni".
È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'. |
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