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Sul grande schermo di LifeGate.
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Infinity Festival
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Un'"infinità" di bellezza filmica ed umana ad Infinity Festival
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Alba, 27 marzo - 3 aprile 2004
di Sergio Ragaini
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Infinity Festival, manifestazione giunta alla sua terza edizione, si conferma una delle rassegne più interessanti presenti oggi. Tra spiritualità e organizzazione di ottimo livello, proiezioni ma anche incontri, lezioni, dibattiti. Per permettere anche l'incontro con i protagonisti, e entrare appieno in un'atmosfera interessante e molto coinvolgente.
Infinity Festival, rassegna cinematografica, con sede ad Alba, che ha raggiunto ormai la terza edizione, si conferma un appuntamento davvero impedibile per chi ami coniugare Cinema di valore e qualità con la possibilità di entrare nei meccanismi filmici, di incontrare dal vivo i protagonisti del Cinema, in un ambiente funzionale e accogliente.
Infinity, innanzitutto il titolo. Il sapore suona un po' come qualcosa che va oltre lo sguardo, oltre quello che possiamo vedere, ma che vuole dare una visione più globale, protesa verso l'invisibile.
Il sottotitolo "Cinema e ricerca delle Spirito" la dice di certo lunga in proposito. Ed il convegno tenutosi il 28 mattina, dal titolo "Filmare l'invisibile" ha chiaramente spiegato tutto questo. Filmare l'invisibile: il filo conduttore di tutte le giornate: dare un'idea di quello che non si può dire a parole e nemmeno vedere, ma che si può solo sentire e percepire in altro modo. Ma il Cinema, per definizione magia, può dare anche questa percezione, sullo schermo, può far sentire qualcosa che è realmente capace trascendere i sensi e le percezioni, puntando davvero all'assoluto, all'infinito, forse all'immutabile.
Direi che questo obiettivo è stato pienamente centrato dalla rassegna, che ha saputo realmente andare "in profondità", lavorando sulle percezioni oltre le percezioni.
L'ambiente, come già dicevo prima, era quello favorevole e molto piacevole della Fondazione Ferrero, polo multifunzionale fondato nel 1983 dai titolari della vicina e omonima azienda dolciaria, unitamente a due sale del bel "Cineplex", sito nel centro di Alba, hanno visto film, ma (forse soprattutto) incontri con i Registi, che così si ponevano in un'ottica familiare, ben diversa dalle grandi passerelle, dove divi sfilano sotto i riflettori, quasi intangibili ed inavvicinabili. Qui invece tutto era tangibile, si pranzava insieme a registi ed attori, li si aveva come vicini di posto alle proiezioni, si poteva dialogare con loro, ed ascoltare davvero la profonda umanità con che ha dato origine ai loro lavori. In calendario anche lezioni ed incontri, dove persone del mondo dello spettacolo parlavano della loro attività, dei problemi e delle difficoltà che potevano riscontrare. Così, ad esempio, è stato per Laura Fremder, sceneggiatrice di Marco Bechis, e per Luigi Lo Cascio. Le loro lezioni (di sceneggiatura la prima e "di attore" il secondo) sono state comunicazioni di esperienze e di situazioni da loro vissute: incontri di certo non formali ma che hanno saputo abbattere ogni barriera di comunicazione, andando davvero a comunicare l'essenza più profonda di ciò che si è davvero.
Incontri e tavole rotonde (sempre in un ambiente piacevole ed informale) hanno completato l'opera di qualcosa di molto positivo.
Parlavamo di Speirtualità: Spirito in senso, ovviamente, lato. Non Religione, o meglio non solo Religione, ma quel qualcosa che supera ogni discorso particolare per andare davvero al generale, a quel respiro che tutto unisce, in qualcosa di molto bello e costruttivo.
Il lato umano, oltre a quello organizzativo, è stato un punto a favore di questa rassegna. Tutto lo staff, infatti, si è mostrato disponibile, e, nonostante il carico di lavoro non indifferente, sempre pronto a stemperare lo stress con un sorriso, e a risolvere eventuali problemi con gentilezza e nello stesso tempo con precisione e professionalità.
E per coloro che non erano automuniti, nessuna paura di rimanere a piedi! Un servizio navette, con partenza al termine di ogni proiezione, garantiva i collegamenti tra le sale della manifestazione e tra le sale e gli alberghi (ostello compreso).
Attento (e la cosa mi ha riguardato in prima persona) anche il trattamento riservato alla Stampa. I giornalisti potevano disporre, tra l'altro, di una sala video dove poter vedere quello che non potevano seguire, o che volevano approfondire. L'organizzato ed efficiente Ufficio Stampa era disponibile ad ogni esigenza specifica, come, ad esempio, organizzare interviste ad ospiti del Festival.
Quindi, decisamente, un'esperienza positiva. Un ringraziamento quindi a Luciano Barisone, Direttore Arrtistico del Festival, a Paolo Pellegrini, Presidente, A Emanuele Rebuffini, Responsabile Ufficio Stampa, a Silvia Fessia, responsabile dell'ospitalità e a tutti coloro che hanno lavorato perché la manifestazione potesse aver luogo nel migliore dei modi.
Spesso, come non perdo occasione di dire, le cose migliori sono quelle fatte con molta voglia di costruire qualcosa di positivo, anche con mezzi limitati, questo Festival lo dimostra: pur non disponendo di grandi mezzi economici l'organizzazione ha costruito qualcosa di davvero pregevole e valido.
Appuntamento quindi alla quarta edizione del Festival, a cui auguriamo un luminoso futuro, proiettato davvero all'infinito, verso orizzonti sempre più positivi tra Cinema, Cultura e, (forse la cosa più bella), l'andare a fondo in quella cosa meravigliosa che è l'uomo ed i suoi bisogni più veri.
Riferimenti:
Il Sito Ufficiale della manifestazione è: www.infinityfestival.org
Al suo interno tutti i dettagli sulla manifestazione
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Cinema "Oltre il Cinema" di scena nei comuni della provincia di Como
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Una rassegna di Cinema per "Andare oltre". Per guardare anche alla Società, a quello che ci circonda, con occhio attento e critico. Questo lo scopo della rassegna "oltre lo sguardo". Dal 9 ottobre 2004 al 28 maggio 2005, in diversi comuni del comasco, saranno proiettati film di qualità, uniti ad interventi di rappresentanti del mondo del Sociale i quali, prendendo spunto dal film, tratteranno tematiche spesso ignorate, ma degne di essere conosciute e valorizzate. Tessera dalla cifra simbolica, che dà diritto a tutte le proiezioni.
Info:
Coordinamento Comasco per la pace - www.comopace.org ; [email protected]
Oltre lo sguardo - www.ecoinformazioni.rcl.it ; [email protected]
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Addio Janet Leigh
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"Sì, dopo aver girato Psycho non fece mai più la doccia. No, l’acqua non era fredda, Hitchcock si premurò perché la doccia gettasse acqua calda per tutti i 7 giorni di riprese necessari per la scena... Sì, lei era nuda sotto la doccia, ma in nessuna inquadratura, per quanto brevissima, si vedono i capezzoli: problemi di censura, in quel lontano 1960.
Bisogna partire da lì, da quella scena - una delle tre o quattro più famose della storia del cinema - per raccontare la vita di Janet Leigh, morta ieri all’età di 77 anni".
È morta "serenamente, a casa sua" l'attrice americana Janet Leigh. La notizia è stata data dal portavoce della figlia: Jamie Lee Curtis è stata al capezzale della madre insieme all'altra figlia, Kekky, e a Robert Brandt, secondo marito di Janet Leigh. Dal 1951 al '62 l'attrice era stata moglie di Tony Curtis. Tra i molti film interpretati, 'Safari', 'L'infernale Quinlan'. |
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