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René Burri. Retrospettiva 1950-2000    
Dopo Cartier Bresson, Robert Capa, Salgado e altri maestri della fotografia mondiale, in mostra il testimone dei più grandi eventi storici e culturali degli ultimi 50 anni.      
di Sonia Tarantola   (02/02/2005)  

Vero gigante della fotografia, reporter nel vero senso della parola, René Burri è entrato a far parte di Magnum Photos ancora ragazzo, ha firmato alcuni reportage diventati celebri come molti dei suoi famosi ritratti. Una vitalità eccezionale e un’attenzione alla forma unite a un grande interesse per la politica come per la cultura, sono le carattistiche che fanno di René Burri una sorta di archetipo della professione fotografo.    

  Burri è il fotografo delle visioni, delle idee vissute, tra cui figurano le rivoluzioni, i cambiamenti, le trasformazioni. Di qui il suo precoce interesse per la Cina: una civiltà antica che, a metà del XX secolo, si lancia alla ricerca di nuove idee per superare la fame, l’analfabetismo e il boom del tasso di natalità.  

In mostra circa 200 immagini, alcune celebri, comprese molte stampe originali dell’epoca provenienti dall’archivio personale di Burri, con alcune fotografie inedite.

Si divide in diverse sezioni: dalle prime fotografie, scattate tra il 1950 e il 1953, ai ritratti di artisti famosi come Giacometti, Man Ray, Chagall, Henri Cartier-Bresson e di uomini politici; dai suoi innumerevoli viaggi (Argentina, Brasile, Cuba, Giappone, Cina, Vietnam, Corea, Indonesia, Pakistan etc…), fino ai suoi lavori più recenti come rovine del futuro, sui luoghi del programma spaziale americano, pubblicati su Life e Stern.

Arengario, Piazza Duomo 12

Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 23, lunedì chiuso

Info: 02.54913


Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
Ci resta il nome
Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
MARIO MERZ
Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).