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Tinguely e Munari. Opere in azione
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Un prestigioso evento nazionale che introduce il nuovo centro di Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia nella realtà culturale del nostro paese.
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di Sonia Tarantola |
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(25/05/2004) |
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Dal 22 maggio apre i battenti il CAMeC (Centro Arte Moderna e Contemporanea) realizzato dal Comune di La Spezia in concomitanza con le manifestazioni di Genova 2004-Capitale Europea della Cultura.
Questa struttura è articolata su quattro liveli, compresa la terrazza, ognuno di circa 750 mq. Qui trovano sede, al secondo piano, le opere derivate dalle acquisizioni del Premio "Golfo della Spezia" sin dalle edizioni dell'immediato dopoguerra. Tra queste figurano importanti dipinti di arte italiana del secondo novecento, tra cui opere di Vedova, Borlotti, Turcato, Accardi, Prampolini, ed altri esponenti delle vicende artistiche fino agli anni Sessanta. Allo stesso modo, il Centro accoglie le opere derivate dalla donazione Cozzani con opere di artisti internazionali come Castellani, Calzolai, Fontana, Mez, Paladino, Kiefer e altri, e dalla donazione Bettolini con un repertorio di opere di artisti come Calcagno, Dorazio, Ogata, Saturno e molti altri.
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Ai due precursori di un'arte interattiva sono dedicati rispettivamente il primo e il terzo piano per questa mostra: Jean Tinguely con circa 50 delle sue "macchine infernali" e Bruno Munari con altrettante "macchine inutili".
Due artisti di fama internazionale che ebbero uno scambio intellettuale molto intenso, uniti nel modo di concepire l'opera d'arte come macchina. Dal manifesto del macchinismo di Bruno Munari del 1952 si legge: " Non più colori a olio ma fiamma ossidrica, reagenti chimici, cromature, ruggine, colorazioni anodiche, alterazioni termiche. Non più tela e telaio ma metallo, materie plastiche, gomme e resine sintetiche. Forme, colori, movimenti, rumori del mondo meccanico non più visti dal di fuori e rifatti a freddo, ma composti armonicamente. La macchina di oggi è un mostro! La macchina deve diventare un'opera d'arte! Noi scopriremo l'arte delle macchine!".
Altro tratto che accomuna i due artisti è la dimensione ludica come fondamentale della loro arte, una dimensione dinamico-creativa che si ritrova nelle loro opere attraverso il gioco e il movimento.
Un pensiero di Tinguely:"Non ho assolutamente alcun dono innati per la tecnica. Sono un sognatore assoluto; lavoro sempre allo spasimo, ma sono sempre stato un sognatore al di là di qualsiasi tipo di materialità".
Tinguely e Munari. Opere in azione
La Spezia, CAMeC - Centro Arte Moderna e Contemporanea, Piazza Cesare Battisti 1
Info: CAMeC tel. 0187/734593, fax. 0187/256773. [email protected]
Orario: 10-13/ 15-19; domenica 11-19; lunedì chiuso
Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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