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L'Età di Rubens |
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Dimore, committenti e collezionisti genovesi. La mostra si avvale di un comitato scientifico tra i più noti studiosi italiani e stranieri che hanno ricreato la storia della Genova del Seicento. |
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di Sonia Tarantola |
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(15/04/2004) |
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La mostra fornisce l'occasione di vedere ricostruite le più belle sale delle stesse dimore che proprio il grande artista fiammingo eternò nel celebre volume di incisioni che reca nel frontespizio l'emblematico titolo: "I Palazzi di Genova".
Quando Rubens arrivò per la prima volta a Genova nel 1604, la città era al massimo della sua potenza economica e la classe di governo si trovava in una situazione di grande scesa: banchieri, finanzieri e grandi mercanti genovesi si trovavano ad avere una grande quantità di risorse da investire e si alimentò così un ricco collezionismo artistico del tutto peculiare.
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Genova nella prima metà del Seicento raccoglie le opere di Frans Floris e di Rubens da Anversa, di Cerano e Morazzone da Milano, di Guido Reni e di Guercino da Bologna, di Tiziano, di Paris Bordon e del Veronese da Venezia, di Caravaggio e di Ribera da Napoli.
Ma accoglie anche artisti chiamati a lavorare dai genovesi o attirati dalla loro disponibilità finanziaria: non solo Rubens e Van Dyck, ma anche Simon Vouet, Orazio Gentileschi, Giulio Cesare Procaccini, Just Sustermans.
Sono state scelte una decina di quadrerie esemplari, ricostruite filologicamente sulla base dello studio degli inventari seicenteschi, che saranno presentate attraverso i principali capolavori, in modo che il visitatore possa rendersi conto, con il grande impatto visivo di decine di quadri appesi alle pareti, della magnificenza delle dimore visitate da Rubens.
Nell'intento di ricostruire gli ambienti in cui le quadrerie erano ospitate, saranno esposti anche argenti e arazzi, che peraltro costituivano un'alternativa abituale per gli investimenti artistici dei genovesi.
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La mostra si articola in dodici sezioni, molte delle quali ospitano una o più opere del pittore, il cui rapporto con Genova costituisce il filo conduttore dell'intero percorso espositivo. Il catalogo della mostra è edito da Skira
Sono previste proposte didattiche e per le famiglie con percorsi guidati per i bambini, attività di laboratorio, ateliers creativi. Anche gli adulti possono approfondire la visita attraverso ascolti musicali, proiezioni a tema e cataloghi d'arte.
Lo Spazio Nursey per bambini dai 3 ai 5 anni è a disposizione dei visitatori durante il week-end.
Palazzo Ducale, piazza Matteotti 9 - Genova
Da martedì a domenica 9-21. lunedì chiuso
Sezioni distaccate:
Galleria Nazionale di Palazzo Spinola
Piazza di Pellicceria 1
Dal mart al ven 8.30-19.30, domenica e festivi 13-20. lunedì chiuso
Galleria di Palazzo Rosso
Via Garibaldi 18
Dal mart al ven 9-19, sab e dom 10-19. lunedì chiuso
Biglietteria e prenotazioni. tel 010.5574004/010.562390
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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