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Van Dyck. Riflessi Italiani |
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Trentaquattro capolavori riuniti nella suggestiva Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale in una mostra unica allestita per la prima volta da Luca Ronconi.
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di Sonia Tarantola |
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(24/02/2004) |
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Anton van Dyck fu uno dei massimi protagonisti dell'arte fiamminga del primo Seicento, pittore amato e ricercato dalle grandi famiglie notabili di tutta Europa, in particolare della corte inglese, per la sua altissima abilità da ritrattista.
Discepolo preferito di Rubens, van Dyck si differenzia dal maestro per la raffinatezza della sua pittura, la grazia, la sobrietà, la delicatezza di pennellate: nei suoi ritratti raffigura i personaggi in pose aristocratiche e eleganti, negli abiti suntuosi dell'epoca; nelle opere a soggetto storico ricerca un naturalismo sobrio; nelle opere a soggetto religioso egli esprime i sentimenti più intimi e devoti in maniera delicata e tenue. Le sue opere si impongono tutte per una altissima qualità cromatica e per un'estrema raffinatezza di velature.
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Questa importante esposizione documenta l'influenza dell'arte italiana nella pittura dell'artista fiammingo in soggiorno in Italia, tra il 1621 e il 1627, periodo in cui visitò numerose città come Genova, Venezia, Torino, Roma, Palermo restando particolarmente affascinato dall'arte veneta e da Tiziano in particolare.
L'allestimento della mostra è teatrale, la firma è di Luca Ronconi, direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano, che per la prima volta ci cimenta con la scenografia di una mostra.
Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi
Tutti i giorni dalle 9,30 alle 20,00
Giovedì dalle 9,30 alle 22,00
Lunedì chiuso - La biglietteria chiude un'ora prima
infoline: 02 54912
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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