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Pittori della realtà. Le ragioni di una rivoluzione |
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Attraverso le opere di altissima qualità, dal Foppa e Leonardo a Caravaggio e Ceruti, la mostra rivendica le radici lombarde di un naturalismo che si alimenta dell'interesse per l'osservazione della realtà. |
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di Sonia Tarantola |
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(16/02/2004) |
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Una mostra pensata e progettata per due sedi: dopo Cremona l'appuntamento è con il Metropolitan Museum of Art di New York dove rimarrà fino ad agosto con lo stesso impianto scientifico e con le stesse modalità operative della prima sede inaugurale.
Oltre 110 straordinari dipinti e disegni, molti dei quali costituiscono un'assoluta novità per il pubblico italiano ed europeo, sono esposti a mostrare come Caravaggio - di cui si possono ammirare opere capitali quali Il suonatore di liuto, Il cavadenti, il San Francesco in meditazione - abbia accolto e portato a maturazione un'eredità ben precisa, che aveva trovato un precursore già in Leonardo, ed era continuata poi nell'opera di tanti artisti bergamaschi e bresciani - da Romanino a Previati da Lotto a Moretto, da Savoldo a Moroni - e in altri lombardi quali l'Arcimboldi e l'Anguissola, i Campi, i Carracci, Fede Galizia e Tanzio da Varallo.
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La mostra, che vanta prestiti di dipinti e disegni dai più grandi musei e collezioni private del mondo, allarga infine la visuale agli sviluppi successivi al Caravaggio fino al Settecento, a Frà Galgario e Ceruti. Si assiste a un alternarsi di opere che spaziano tra tutti i generi, a dimostrazione del fatto che l'attenzione e l'interesse verso la natura si sia manifestato nell'arte lombarda attraverso tendenze diversificate: l'osservazione della realtà, l'interesse per la rappresentazione dal vivo e l'uso empirico della luce, la presenza di una pittura religiosa fondata sulla realtà umile, lo scambio tra lingua e dialetto e lo sviluppo del ritratto non idealizzato, la natura morta e la pittura di genere..una visione ampia e soggettiva di tanti e diversi aspetti della realtà che suggerisce un modo apparentemente semplice e diretto di guardare il mondo.
Museo civico, Ala Ponzone, via Ugolani Dati 4
Dal lunedì al sabato ore 9-19;
domenica e festivi ore 10-19
Dal 14 febbraio al 2 maggio 2004
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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