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American Odissey |
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La prima mostra della celebre fotografa Mary Ellen Mark. Esclusivamente incentrata sul lavoro Americano, questa grande retrospettiva raccoglie oltre 140 immagini scattate in America negli ultimi 35 anni.
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di Sonia Tarantola |
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(29/10/2003) |
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Inimitabile nella sua capacità di fare dei suoi soggetti delle icone viventi, Mary Ellen Mark è stata recentemente decretata dai lettori di American Photo Magazine la donna fotografa più influente di tutti i tempi.
In questo lavoro la sua visione penetrante e capace di grande empatia si rivela in fotografie che vanno dai ritratti presi nel corso del tempo di una famiglia di "senzatetto" che alloggia nella propria automobile o le esistenze devastate di donne che vivono in ospedale psichiatrico, ai gigolò che girano per Miami, ai travestiti, alle feste di Halloween o di primavera, i ritrovi a tema, i ricevimenti di fine anno scolastico. Una estesa visione della situazione sociale negli USA.
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Testo di Mary Ellen Mark tratto dalla postfazione del libro "AMERICAN ODISSEY".
"Guardandomi indietro, il mio lavoro in America si rivela oggi essere stato un lungo viaggio benedetto un viaggio che mi ha portato ripetute volte da una parte all'altra del paese e che mi ha permesso di entrare nelle vite di innumerevoli persone. Dai poverissimi ai molto ricchi, sono stata testimone di alcune delle cose che rendono questo paese così straordinario. Ho fotografato persone ai concorsi di bellezza per bambini e nei locali per single; alle convention per gemelli e ai raduni del Ku Klux Klan. Ho incontrato persone meravigliose e persone terrificanti. Una cosa è sicura, con tutti i suoi alti e bassi, è sempre stata un'incredibile avventura. Puoi trovare ogni cosa in questo paese, qualcosa se ne va e qualcosa accade nuovamente. I miei viaggi attraverso l'America hanno definito la mia visione di fotografa...
Dai miei primi giorni da fotografa, molti dei miei soggetti sono state persone al margine o al di fuori della tradizione della nostra cultura. Alcuni di loro erano stati spinti al margine da circostanze penose e, tra loro, alcuni hanno cercato di sopravvivere nonostante indicibili ed ingiusti ostacoli posti nel mezzo delle loro vite. Io ho sempre cercato di fare delle mie fotografie una voce per le persone che avevano meno opportunità di parlare per se stesse...
Guardando indietro a questo viaggio attraverso l'America non ne cambierei niente. Senza la fotografia la mia vita sarebbe stata diversa in modo inimmaginabile. Per nulla al mondo avrei voluto perdere l'incontro con queste persone straordinarie che hanno dato forma alla mia vita. Sono davvero grata a loro e spero in molti altri anni di fotografie; l'odissea non è ancora finita".
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Mary Ellen Mark è una delle fotografe della sua generazione maggiormente premiate e riconosciute a livello internazionale. Ha ricevuto numerosi premi tra cui due volte il Robert Kennedy Award, la Leica Medal of Exellence, il Canon Photo Essayist Award, il World Press Photo Award, l'Infinity Award for Journalism, il Victor Hasselblad Cover Award, il Creative Arts Award, il Cornell Capa Award, assegnato dall'ICP (Internation Center of Photography), l'Erna&Victor Hasselblad Foundation Grant, e il Walter Annenberg Grant per il suo progetto libro-mostra itinerante American Odissey, che ha debuttato al Philadelphia Museum of Art nella primavera del 2000 e sta girando il mondo.
Galleria Carla Sozzani, Corso Como 10 - Milano
La mostra sarà aperta al pubblico fino con i seguenti orari:
martedì venerdì sabato domenica ore 10.30 19.30
mercoledì giovedì ore 10.30 21.00
lunedì ore 15.30 19.30
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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