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Frida Kahlo |
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La collezione del Museo Dolores Olmedo Patiño insieme ad altri prestiti sono esposti in una mostra che testimonia l'arte forte e toccante di una delle artiste più amate del Novecento. Si registrano pareri discordanti sull'esito dell'esposizione.
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di Sonia Tarantola |
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(10/10/2003) |
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La mostra, curata da Achille Bonito Oliva e da Vincenzo Sanfo, è presentata come la più importante sino ad ora realizzata al mondo per numero di opere presentate al pubblico.
A corredo della mostra è presente una sezione fotografica che si propone di illustrare un panorama il più possibile completo dell'affascinante e tormentata vita personale di Frida Kahlo dai primi decenni del secolo scorso fino alla fine degli anni cinquanta. |
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Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderòn nasce il 6 luglio 1907 a Città del Messico, tre anni dopo la scoppia la rivoluzione messicana e Frieda, sentendosi figlia della Rivoluzione, cambia la sua data di nascita sostenendo di essere nata il 7 luglio 1910. Non solo, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale cambia anche il nome in Frida. All'età di sei anni inizia il suo calvario: colpita dalla poliomielite è costretta a restare a letto per lunghissimi mesi, ma il grande trauma che sconvolse la vita di Frida accadde il 17 settembre 1925: l'autobus, sul quale viaggiava, fu travolto da un tram. Nella collisione morirono quattro persone e Frida fu trafitta da un'asta metallica che la trapassò in due all'altezza del bacino, le fratturò in tre punti la colonna vertebrale nella regione lombare, la gamba sinistra riportò undici fratture. Sono circa trentadue gli interventi chirurgici alla spina dorsale, con amputazione della gamba destra finale.
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La forzata immobilità avvicinò Frida alla pittura e nel 1928 incontra il grande Diego Rivera rimasto colpito sia dai quadri, che rivelavano un talento ed un'immaginazione non comuni, sia da Frida..i due si sposano un anno dopo. Viaggi in America, lontananza, donne e gelosie sono le ragioni di sconvolgimento del matrimonio che attraversa fasi di tensioni e riapacificamenti. Gli anni quaranta rappresentano il periodo d'oro della sua carriera artistica: grazie anche alla fama ottenuta all'estero, Frida partecipò alla "Mostra internazionale del Surrealismo" di Città del Messico. Intanto la salute ritorna a peggiorare.
I primi giorni di luglio del 1954 fu colpita da un attacco di broncopolmonite che dette il colpo di grazia all'organismo tanto debilitato: morì, all'alba del 13 dello stesso mese, per un embolo polmonare.
Palazzo della Permanente, via Turati 34. Lunedi 13-20
Martedi e giovedi 10-23.
Mercoledi, venerdi,sabato, domenica 10-20.
Abbiamo registrato pareri discordanti che descrivono la mostra come un vero e proprio business: i quadri sono pochi e il prezzo del biglietto elevato. Segnaliamo comunque l'evento come possibilità di ammirare, comunque, alcuni dei quadri più significativi dell'artista messicana.
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Gaetano Pesce. Il rumore del tempo
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Fino al 18 aprile alla Triennale di Milano in mostra oltre 2000 pezzi tra oggetti, disegni, foto, testi per avvicinare lo spettatore a un mondo fatto di nuove forme, nuovi materiali e colori diversi capaci di creare oggetti uno diverso dall’altro. Il concetto del tempo come “dimensione privata” è il cardine della mostra insieme al concetto di caducità di ogni cosa. Una mostra che coinvolge lo spettatore. Orari: tutti i giorni 10.30-20.30. chiuso il lunedì. Info: www.triennale.it
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Ci resta il nome
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Fino al 13 marzo al Museo di Storia Contemporanea in via Sant’Andrea a Milano una mostra fotografica di Isabella Balena racconta i luoghi della memoria della II Guerra Mondiale in Italia. Le immagini raccontano cimiteri militari, zone di sbarco e di battaglia, comunità locali vittime di eccidi. Orari: 9.30-12, 14-17.30. Chiuso lunedì. Ingresso libero. Info: www.museidelcentro.mi.it
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RENATO GUTTUSO opere della Fondazione Francesco Pellin
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La più rilevante raccolta di opere pittoriche di Guttuso attualmente esistente per la prima volta in mostra a Milano alla Fondazione Mazzotta con 77 dipinti e 47 disegni realizzati tra il 1931 e il 1986. Orari: 10-19.30, martedì e giovedì 10-22.30. Chiusa il lunedì. Info: www.mazzotta.it
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MARIO MERZ
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Fino al 27 marzo a Torino, una duplice mostra che celebra cinquant'anni di carriera del pitto-scultore, assemblatore-installatore, costruttore esistenziale e concettuale Mario Merz, alla Galleria civica d'Arte Moderna e Contemporane (info.0114429518) e al Museo d'arte Contemporanea Castello di Rivoli (info.0119565222).
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